Teatro La Fenice: la Nona di Beethoven con Eliahu Inbal
Terminata nel 1824 ed eseguita per la prima volta il 7 maggio presso il Teatro di Porta Carinzia di Vienna sotto la direzione dell’autore, la Nona ed ultima sinfonia di Beethoven ha radici lontane: già nel 1793 il giovane compositore aveva espresso il desiderio di musicare l’ode An die Freude (Alla gioia) di Friedrich von Schiller, desiderio confermato da numerosi abbozzi degli anni 1798-1815. Più di dieci anni però la separano dall’Ottava, terminata nel 1812. Nell’ottobre 1823 sono ultimati i primi tre movimenti, per orchestra; nel febbraio del 1824, con l’inserimento del coro e dei solisti nel Finale, basato sull’ode schilleriana, la sinfonia è completata e viene pubblicata nel 1826 con dedica a Federico Guglielmo III di Prussia.
La sinfonia, capolavoro dell’autore gravido di conseguenze per la storia della musica, è basata su un grandioso arco drammatico in cui la sete di comunicazione dei primi tre movimenti esplode nell’uso della voce umana e della parola. All’inizio del Finale si assiste a una sorta di pantomima nella quale i bruschi recitativi di violoncelli e contrabbassi respingono, con evidenza quasi parlante, l’idea di continuare il discorso musicale sui temi dei tre precedenti movimenti e propongono loro stessi un melodia semplice, quasi un corale ‘illuminista’ con il quale il musicista realizza completamente la propria aspirazione universalistica in un potente monito filosofico-morale, additando al’umanità la «Gioia» come bene supremo.
ELIAHU INBAL
Già direttore principale dell’Orchestra del Teatro La Fenice tra il 1984 e il 1987, dal gennaio 2007 è direttore musicale della Fondazione Teatro La Fenice. Nato in Israele nel 1936, inizia gli studi alla Jerusalem Academy e prosegue la sua formazione al Conservatoire National Supérieur de Paris e ad Hilversum e Siena con Franco Ferrara e Sergiu Celibidache. A 26 anni vince il primo premio al Concorso Guido Cantelli, e inizia così una brillante carriera internazionale alla testa delle maggiori orchestre europee, statunitensi e giapponesi; partecipa inoltre a numerosi festival internazionali come Salisburgo, Lucerna, London Proms, Hollywood Bowl. Dal 1974 al 1990 è direttore musicale della Radio-Sinfonie-Orchester di Francoforte, di cui diventa direttore onorario nel 1995 e con la quale dirige in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, oltre a effettuare fortunate registrazioni di tutte le sinfonie di Mahler, Bruckner, Berlioz, Schumann, Berg, Schönberg, Webern e Brahms. Dirige nuove produzioni d’opera nei teatri di Firenze, Bologna, Monaco, Amburgo, Stoccarda, Zurigo e Parigi e ai festival di Glyndebourne, Verona e Orange. Dal 1995 al 2001 è alla testa dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, con cui dirige tra l’altro l’integrale delle sinfonie di Beethoven e il ciclo completo del Ring di Wagner, che gli vale il Premio Abbiati e il Premio Viotti. Dal 2001 al 2006 è stato direttore musicale della Berliner Sinfonie-Orchester.
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