Accesso al credito, il 60% delle imprese reatine a rischio
05/11/2007
“Il 60% delle imprese reatine rischia di non avere accesso al credito o di ottenere finanziamenti a tassi superiori a quelli spuntati attualmente presso gli istituti di credito”. Ad illustrare alcune delle ripercussioni sull’imprenditoria locale dell’imminente entrata in vigore degli accordi di Basilea 2 durante il seminario di due giorni conclusosi “Servizi innovativi per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese: sportello per le imprese” organizzato da Commercio di Rieti e Consorzio camerale per il credito e la finanza e sostenuto dal Comitato per il fondo perequativo di Unioncamere è Giuliano Pizzocchia, nella doppia veste di vicepresidente dell’ente camerale reatino e presidente provinciale di Upa-Casartigiani. “Il tessuto imprenditoriale reatino è costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese e sarà difficile per questi soggetti adeguarsi ai requisiti richiesti da Basilea2”, ha aggiunto. “In questo momento – ha precisato durante il seminario che ha registrato un’elevata partecipazione di imprese e professionisti – è importante anche il ruolo che possono giocare le istituzioni. A questo proposito la Camera di Commercio di Rieti è intervenuta contribuendo al capitale di rischio delle Cooperative artigiane di garanzia e dei Confidi in questo modo abbattendo il tasso di interesse praticato alle aziende iscritte. Un tasso di interesse che è destinato a crescere per i piccoli imprenditori locali. Sarebbe quindi utile che anche gli altri enti locali valutassero l’opportunità di intervenire in questo senso a sostegno del tessuto economico locale”. A questo proposito, ha annunciato il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, “è stato organizzato per il 29 novembre un confronto tra il mondo bancario e le cooperative e consorzi di garanzia per prevenire le preoccupazioni in merito a Basilea 2”. Nel corso del seminario sono stati inoltre illustrati i dati relativi al comparto creditizio in provincia di Rieti. In particolare è emerso che se gli impieghi erogati sono cresciuti tra il 2000 ed il 2006 del 58,6% a fronte di una media nazionale del 50,3%, gli impieghi delle imprese in provincia si attestano a 556 milioni nel 2006, che rappresentano il 42,4% del totale degli impieghi, a fronte del 58,9% nazionale. Un dato che se incrociato con il valore degli impieghi medi per azienda (Rieti è 96esima su 103 province) mostra come il rapporto banca-impresa sia caratterizzato da una dimensione media del credito erogato alle imprese sensibilmente inferiore alla media nazionale - 43mila euro a fronte dei 156mila della media nazionale – ma anche a province economicamente simili. Una situazione che, secondo l’indagine Polos 2007 realizzata dalla Camera di Commercio di Rieti in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne potrebbe essere il sintomo della presenza di un rischio latente di razionamento del credito per le imprese che offrono minori garanzie.
L’Ufficio Stampa
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