Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Agenzia delle Entrate e Confartigianato del Veneto

12/11/2007
Confrontarsi, conoscersi, arrivare ad un linguaggio comune, collaborare. Sono stati questi i termini più ricorrenti negli interventi al convegno SUGLI STUDI DI SETTORE, che la Direzione veneta dell’ Agenzia delle Entrate e la Confartigianato del Veneto hanno organizzato al Polo Regionale Formativo dell’ Agenzia delle Entrate, a Marghera. Un incontro importante, per le relazioni tra imprese artigiane e Agenzia delle Entrate. “I nostri rapporti con il Fisco non sono certo di oggi –spiega il presidente della Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor- ma è la prima volta che organizziamo assieme un incontro, dedicato a conoscerci meglio, facendo partecipare i funzionari dell’Agenzia regionale e quelli delle nostre organizzazioni territoriali, quasi duecento persone in totale”.

All’incontro ha partecipato uno tra i massimi dirigenti nazionali dell’ Agenzia: Rossella Orlandi, direttore centrale aggiunto del settore accertamento. Sono intervenuti anche il Direttore regionale dell’Agenzia, Ildebrando Pizzato, il responsabile regionale delle relazioni esterne dell’Agenzia, Gianni Cavallero, e il responsabile regionale per l’accertamento, Giuseppe Greggio, il responsabile tributario della Frav, Mirco Casteller.

“Dal nostro punto di vista, è necessario arrivare ad un linguaggio comune –ha spiegato la dottoressa Orlandi- E’ perciò importante ogni occasione di confronto, sia per migliorare i rapporti con le categorie che per migliorare gli studi di settore. Gli studi di settore non fotografano una media, ma la realtà nelle sue sfaccettature. Confrontarsi è necessario, e il Veneto è tra le regioni in cui più si è lavorato per un buon confronto”.

Greggio ha ricordato che “dal Veneto è nata l’idea di realizzare incontri operativi tra la categoria artigiana e i nostri funzionari, nella stessa aula. E’ importante costruire un linguaggio comune, occorre soprattutto darsi comportamenti comuni. Assieme possiamo capire ciò che c’è di buono negli studi e ciò che va modificato. Dobbiamo ricordare che degli studi ben realizzati consentono una fotografia statistica della realtà economica, ma sono anche uno strumento utile per le imprese, che possono acquisire molti dati altrimenti non reperibili. Il nostro obiettivo è l’ equità fiscale, non un’astratta base imponibile”.

“Come Confartigianato –ha spiegato Sartor- abbiamo sempre fatto una distinzione tra governanti, responsabili dell’impianto legislativo, e l’organizzazione che concretamente deve dare attuazione alle direttive. Ci siamo ribellati, con una dura protesta partita proprio dalla nostra regione, ad un uso strumentale degli studi di settore argomentando però le nostre posizioni. E non è un caso che proprio dal Veneto siano iniziati questi incontri, dai quali auspichiamo il raggiungimento di alcuni obiettivi: innanzitutto, vogliamo arrivare a studi di settore effettivamente rappresentativi del reale andamento dell’economia. Penso all’occhialeria e ad altri settori significativi in Veneto. Inoltre, puntiamo a norme semplici, funzionali. Incontrarci e conoscerci deve servire sia per semplificare la normativa che per applicarla realisticamente. Occorre una cultura della legalità che si basa anche su un reciproco riconoscersi, il nostro fine è un fisco giusto, non difendere l’indifendibile e i furbi”.

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