Il tartufo predilige le terre italiane, e da alcuni anni s’è scoperto che esiste anche nel Friuli Venezia Giulia. Tanto che la Regione ha emanato una legge che tutela e valorizza la raccolta e l’eventuale coltivazione del prezioso prodotto della terra che forse sta a metà strada tra un tubero e un fungo. Il tartufo si forma sulle radici di piante arboree delle quali è ricca la pianura friulana, così come i fondovalle più umidi. Gli alberi, i boschi dunque, sono l’habitat ideale del prezioso tartufo. Unitamente a terre umide. Proprio come il bosco planiziale di Muzzana del Turgnano, che rappresenta ciò che rimane dell’antica foresta lupanica che si estendeva dall’Isonzo al Livenza. E’ qui che le radici della farnia, del carpino bianco, del nocciolo, del pioppo, del salice e del tiglio sono vocate a ospitare il tartufo bianco (Tuber magnatum) di Muzzana. Questa presenza ha fatto crescere un sodalizio di appassionati che si chiama Muzzana amatori tartufi. E’ stato il presidente Vittorino Gallo a illustrare le prerogative tartufistiche della Riviera Friulana, in una serata d’alta cucina tenutasi a Gorgo di Latisana, organizzata al ristorante Da Boschet dallo chef Alessandro Businaro e da Sara Coltello, dedicata al tartufo bianco. Era forse la prima volta che la Riviera Friulana ospitava un qualificato convivio a base di tartufo bianco, raccolto anche della zona. Così, all’entrée con il tartufo d’Alba, accompagnata dal vino bianco Pomedes di Scubla, sono seguite la polentina al cucchiaio con fois gras e il tartufo istriano, il raviolo di patate con ricotta e il tartufo di Muzzana, la crema di cavolfiore e aglio con il tartufo istriano. Ancora tartufo di Muzzana con il gianciale di manzo brasato, servito però con il Dolcetto d’Alba 2003 Cà Viola. Delicato ed efficace anche l’abbinamento del tartufo istriano con la bavarese alle castagne con cachi marinati e cioccolato bianco. Abbiamo voluto osare l’abbinamento con il Dolcetto, che ha funzionato: sentore di castagne e cioccolato bianco.

Carlo Morandini

ARGA FVG Via Dante, 80/2, 33037 Pasian di Prato (Udine) – Italia.