Nuova Legge Finanziaria: sdoganato il termine invaso
20/11/2007
“Nel corso del dibattito sulla Legge Finanziaria approvata, la scorsa settimana, dal Senato si è sottolineata, ed è stata condivisa seppur solo come indicazione programmatica, il bisogno di nuovi invasi per dotarci di adeguate riserve d’acqua. E’ un successo per l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, che da tempo indica tale esigenza, ma è soprattutto un’importante nuova linea di orientamento: per troppi anni, infatti, la gestione delle risorse idriche del nostro Paese ha subìto la “sindrome del Vajont”; esigenze energetiche e cambiamenti climatici obbligano oggi ad un approccio nuovo, capace di garantire, in assoluta sicurezza ed in sintonia con il territorio, l’ottimizzazione d’uso del patrimonio idrico del Paese. Noi sosteniamo, da tempo, la necessità di nuovi invasi di dimensioni piccole o medie, da realizzarsi in pianura o in collina, capaci di abbinare funzioni di raccolta delle acque di difesa idrogeologica ed ambientali”: ad affermarlo è Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale A.N.B.I., intervenendo in un convegno, svoltosi a Vercelli ed organizzato dal Consorzio per la Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese.
“In tale occasione – prosegue il Direttore Generale A.N.B.I. – la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha reso noto che si sta procedendo, di concerto con le Università, ad uno studio per individuare nuovi siti per la creazione di bacini montani, nonchè per la ricarica delle falde acquifere; la fase successiva vedrà il pieno coinvolgimento delle comunità locali, secondo un modello partecipativo già positivamente applicato in provincia di Cuneo, dove sono state individuate aree per nuovi bacini; analogamente si sta procedendo nell’alessandrino. Come A.N.B.I. non possiamo che prendere atto con compiacimento, mettendo a disposizione la grande esperienza maturata negli anni dai Consorzi di bonifica ed irrigazione piemontesi.”
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