“Dario lo squalo del Nord Est”, oppure “Dario hai portato Cittanova a Shangai”. Questi e molti altri gli striscioni che hanno accolto Dario Dall’Antonia, trentenne nuotatore disabile, vincitore di tre medaglie (due ori e un bronzo) nei giorni scorsi alle Special Olympics di Shangai. E tutta la comunità della frazione di Cittanova si è stretta attorno a Dario, i genitori Gianni ed Emilia e il fratello Daniele, per vivere il momento magico dedicato a questo campione capace di scrivere una bella pagina di sport che lo ha portato sul tetto del mondo. “Le medaglie –ha detto l’atleta- erano le cose che desideravo di più, assieme alla festa che papà mi aveva promesso se le avessi conquistate”. La festa è iniziata con la senta messa celebrata dal parroco don Alberto Da Ponte che ha regalato al campione un bassorilievo della Madonna di Fatima, che Dario ha alzato, quasi fosse una quarta medaglia, al termine della celebrazione accolto da un grande applauso dalla chiesa gremita, dove non è mancato qualche momento di commozione.

Poi la grande festa si è spostata nell’oratorio con una targa a lui dedicata che sarà appesa nelle sale parrocchiali e una poesia dialettale di Anna Maria Stefanetto letta da Carla Camarda. Una bella cerimonia che ha visto sul palco l’allenatore Andrea Fusaro, Guglielmo Merlo, presidente della “Piave Nuoto” che gestisce la piscina dove Dario si allena da 25 anni, Galileo Guerrato presidente dell’associazione Albachiara di San Donà che sostiene atleti disabili. Guerrato ha ricordato i portafortuna di Dario: un piccolo gadget a forma di nuotatore, l’accappatoio della paraolimpionica Sandra Truccolo, donato dall’associazione “7 agosto” di Musile e il vicesindaco e assessore allo Sport Alberto Gobbo, anch’egli presente, che alla partenza gli aveva augurato un ritorno trionfale. Nel pomeriggio la festa è proseguita al Mc Donald del centro commerciale Piave, dove il giovane lavora da nove anni. “Dal primo oro conquistato - spiegano i genitori- festeggiamo tutti i giorni poiché ogni auto che passa davanti a casa nostra suona il clacson in segno di festa”.

Davide De Bortoli