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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

Agenzia giornalistica, radiotelevisiva e di comunicazione

Con “Veritas” cambia tutto, ma in sordina

29/11/2007

Dal luglio di quest’anno le aziende Acm di Mirano e Dolo, Asp di Chioggia, Vesta di Venezia e Spim di Mogliano Veneto, che erogano servizi territoriali e ambientali, sono confluite in Veritas. È nato dunque un nuovo marchio che si affianca, inglobandoli, ai quattro già esistenti. Si tratta di un cambiamento importante ma quasi impercettibile, il che risponde a una precisa strategia, che mira a far sì che tutto cambi senza che, apparentemente, cambi nulla. E questo vale anche da un punto di vista comunicativo. Ne abbiamo parlato con Riccardo Seccarello, responsabile dell’area Relazioni con i media e Ufficio stampa dell’area territoriale di Venezia.

Con l’arrivo di Veritas cambia tutto anche se non si vede, giusto?

“Sì, è stato fatto volutamente così per rispondere a una richiesta precisa da parte dei sindaci proprietari, che non hanno voluto troppi sconvolgimenti. I cittadini e gli utenti non si sarebbero neanche accorti di questa unificazione se non fosse per l’arrivo del logo Veritas nella bolletta”.

A livello comunicativo come avete gestito e divulgato questo cambiamento?

“Abbiamo tenuto volutamente il livello abbastanza basso e ci siamo limitati a comunicare la nascita di questa nuova società: non abbiamo fatto alcun tipo di comunicazione istituzionale per promuovere Veritas. Nei prossimi mesi, invece, daremo vita a iniziative comuni a tutte e quattro le società: si parla di manifestazioni e campagne informative”.

Quindi il marketing non è stato tra le vostre priorità.

“Non è la cosa su cui puntiamo, anche perché noi lavoriamo su affidamenti, quindi non dobbiamo andare a cercare clienti e non dobbiamo “vendere” un servizio. Pertanto lavoriamo maggiormente sul fronte dell’informazione e sull’educazione dei clienti-utenti”.

A proposito dei clienti: succede spesso che da parte loro ci siano lamentele e scontento in merito al servizio. Il nuovo marchio potrà eliminare alcuni di questi problemi e giovare all’immagine delle società?

“Non credo, perchè una persona che è abituata a rivolgersi agli sportelli di Vesta per un determinato problema continuerà a rivolgersi a quegli sportelli anche adesso. La cosa su cui stiamo lavorando è l’integrazione dei vari sportelli e settori: da Venezia e da Mestre un domani dovrebbe essere possibile espletare anche le pratiche per l’area territoriale di Dolo, Chioggia e Mogliano e viceversa. In questo modo si agevoleranno le persone che, tanto per fare un esempio, vivono a Dolo ma lavorano a Venezia”.

Tornando in ambito comunicativo, le novità dell’azienda con quale strumento saranno diffuse?

“Noi puntiamo molto sul contatto diretto con il cittadino e abbiamo uno strumento formidabile per poterlo fare, cioè la bolletta: è questo il mezzo che maggiormente utilizziamo per comunicare, visto che arriva nelle case di tutti. Vesta, ad esempio, ha un vero e proprio foglio di informazione che viene inserito nella busta della bolletta. È probabile che in tempi accettabili questo sistema possa diventare lo strumento principale di informazione di Veritas.

Un altro modo per comunicare è attraverso i punti informativi che vengono allestiti ai mercati o nelle piazze, da dove partono anche delle campagne, come quella attualmente in corso a Mestre per aumentare la raccolta differenziata. Abbiamo condotto così anche una campagna molto importante sul risparmio idrico ed energetico e ne abbiamo in calendario una per il prossimo anno per incentivare le persone a bere acqua di rubinetto. Inoltre facciamo attività nelle scuole”.

È previsto l’avvio di qualche sponsorizzazione a carattere culturale o sportivo?

“Al momento no”.

Si prevede l’allestimento di un ufficio comunicazione unico per Veritas?

“Non c’è ancora un’organizzazione aziendale vera e propria: è stata fatta una macro-organizzazione che però ha riguardato soltanto i vertici. Comunque con il nuovo anno dovrebbe essere pronta una nuova struttura ed è prevedibile che ci sia almeno una centrale di coordinamento”.

Giorgia Gay

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