“La normativa sui rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE)"
Se si pensa alla quantità di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (in gergo e per brevità RAEE) che noi stessi produciamo quando sostituiamo il vecchio lettore di VHS con il più moderno lettore di dvd, o il vecchio frigorifero con un nuovo, o al tasso di sostituzione dei telefoni cellulari, si possono ben comprendere le ragioni della particolare attenzione che il legislatore europeo ha rivolto specificatamente a questo flusso di rifiuti. E non è soltanto l’aspetto quantitativo che ha giocato un ruolo in tal senso, ma anche il fatto che la maggior parte di queste apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse contiene sostanze pericolose per l’ambiente, e che buona parte di esse è indirizzata ad operazione di smaltimento (termovalorizzazione) anziché di recupero.
Il Decreto legislativo 25 luglio 2005 n. 151, recependo due specifiche direttive europee, ha reso applicabile anche in Italia il nuovo sistema di gestione di questi rifiuti che, in linea generale, mira a distrarne il flusso dalla raccolta dei rifiuti urbani, al fine di indirizzarli a operazioni di recupero se non di riutilizzo, e di far ricadere i relativi costi di gestione direttamente sul produttore che ha immesso sul mercato l’apparecchiatura elettrica ed elettronica. Il produttore, per esempio di un asciugacapelli, dovrà sostenere i costi del trasporto, del recupero o dello smaltimento ambientalmente compatibile del rifiuto generato dal suo prodotto, una volta che esso uscirà dal ciclo di vita.
L’’intento del legislatore europeo, azionando il principio della “responsabilità estesa del produttore” (Extended Producer Responsibility), è quello di spingere i produttori verso una produzione eco-compatibile che sia in grado a monte di ridurre i costi di gestione del loro prodotto a fine vita agevolando lo smontaggio, il recupero e, in particolare, il reimpiego ed il riciclaggio dei RAEE e dei loro componenti e materiali.
E’ essenziale, affinché il sistema funzioni, che vengano identificati i produttori presenti nel mercato; la recente pubblicazione del decreto legislativo 185/2007 ha finalmente istituito il Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE: i produttori avranno 90 giorni a partire dal 20 novembre 2007, data di entrata in vigore del decreto, per iscriversi telematicamente attraverso il sito http://www.impresa.gov.it.
L’ufficio Ambiente e nuovi servizi alle imprese della Camera di Commercio di Venezia, la Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali, con la collaborazione di Confindustria Veneto, Unindustria Treviso e Unindustria Venezia, anche in ragione di questa scadenza, hanno pertanto organizzato sull’argomento questo convegno. L’intento è quello, grazie alla presenza dei massimi esperti della materia, di tracciare una panoramica completa dell’inquadramento normativo, delle modalità di iscrizione dei produttori al Registro nazionale e del funzionamento della logistica inversa per la raccolta separata, e di esaminare gli esiti dell’applicazione della normativa a livello europeo.
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Dott. Nicola De Rossi
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