Piano di controllo in Veneto su etichettatura carni bovine
“Abbiamo stabilito di avviare una prima fase di sperimentazione dell’attività di controllo – ha precisato Zaia – che ci consenta di impostare un’attività ordinaria di gestione della materia, avviando la collaborazione tra la Direzione regionale Produzioni agroalimentari e l’Unità di Progetto Sanità animale e igiene alimentare. In particolare, la Direzione regionale Produzioni agroalimentari provvederà alla gestione tecnico – amministrativa del progetto, mentre l’Unità di Progetto sanità animale provvederà all’individuazione, qualificazione, nomina degli accertatori, alla gestione delle attività di pianificazione dei controlli e del monitoraggio e alla verifica delle attività svolte con la relativa valutazione dei risultati ottenuti. L’attività formativa sarà svolta da Veneto Agricoltura; mentre per lo svolgimento dei controlli in loco sarà utilizzato il competente personale delle 21 Aziende sanitarie locali del Veneto”.
L’etichettatura obbligatoria è stata introdotta dal 2002 e prevede, appunto, che il prodotto venga etichettato in modo da risalire all’animale, all’allevamento, al macello, al laboratorio di sezionamento, allo Stato dove il bovino è nato, a quello in cui è stato ingrassato. Ulteriori informazioni possono essere aggiunte su base volontaria.