Rappresentanti del Governo e capitani d’industria lunedì 10 dicembre riuniti a Longarone per il Convegno Nazionale organizzato da Dolomiticert. Un evento unico, promosso dalla realtà bellunese per celebrare l’autorizzazione alla certificazione dei dispositivi per lo sport e delle protezioni individuali recentemente rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Saranno proprio i protagonisti dell’accreditamento al centro della giornata: l’On. Marco Stradiotto, sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico, che spiegherà la decisione ministeriale ed il Rag. Franco Celeste, della direzione generale per lo Sviluppo Produttivo e Competitività. Quest’ultimo aggiornerà i partecipanti sulla Direttiva 89/686/CEE (Dispositivi di Protezione Individuale e categorizzazione prodotti), proponendo anche un excursus sull’applicazione dei Dispositivi di Protezione Individuale ai luoghi di lavoro. Temi fondamentali per Dolomiticert che oggi è, a tutti gli effetti, il principale centro di garanzia in Italia per le attrezzature da montagna in particolare, ma più in generale per tutti i dispositivi di protezione individuale. L’altro scopo della giornata sarà spiegare proprio questo: l’Istituto, nato per validare i materiali, i dispositivi e gli equipaggiamenti sportivi, opera oggi in un mondo ben più vasto. Se come vocazione principale restano le prove sugli attrezzi e i componenti, si sono aggiunti, per esempio, i servizi su misura per le aziende, per le squadre agonistiche e per gli amatori, grazie ad una logica di customizzazione dell’attrezzo, cioè di adeguamento in base alle esigenze del cliente, e di valutazione delle soluzioni ottimali. Ma, al di là delle prestazioni richieste dai committenti, il Laboratorio conduce indagini in autonomia, proiettate al progresso degli equipaggiamenti e delle prestazioni degli stessi. Questo perché il Laboratorio Dolomiticert, in grado di testare i prodotti da capo a piedi, è dotato di macchinari all’avanguardia e dai molteplici impieghi. Per capire sino a dove si possono spingere le prove e le ricerche, pensiamo al banco per le prove meccaniche per sci e skiroll, o al settore di biomeccanica per rilevare l’attività muscolare in relazione all’attrezzo. Ma anche alla torre di caduta per testare i caschi, o alle tecnologie per le prove sul campo in grado di rilevare le sollecitazioni meccaniche e le prestazioni degli attrezzi. Dolomiticert si avvale inoltre di una banca dati di prodotti innovativi che facilita studi e sperimentazioni rivolti al futuro.

Come abbiamo visto, ricerca e sviluppo, mescolati a tecnologia e innovazione, sono i principi cardine del laboratorio che si affaccia sul panorama nazionale quale realtà esclusiva.

Ma questa esclusività è sancita anche dalle altre aree d’interesse dell’Istituto. Elenchiamole in sintesi. Dolomiticert ricopre un ruolo fondamentale a livello normativo, partecipando attivamente ai gruppi di lavoro UNI, CEN e ISO, per promuovere, monitorare e modificare la vigente regolamentazione nei campi di interesse. Poi l’attenzione all’aspetto formativo, ereditata da Certottica, per promuovere una cultura di alto livello supportata dai Centri d’eccellenza italiani: a breve verranno attivati percorsi formativi davvero originali e qualificanti. Non dobbiamo dimenticare, poi, l’area progettazione, grazie alla quale Dolomiticert si posiziona come figura promotrice o partner accreditato in collaborazioni transfrontaliere nell’ambito Interreg. Sicurezza sulle piste e comfort delle attrezzature sportive, nonché fonti energetiche rinnovabili, tra gli argomenti di studio che vedranno il laboratorio bellunese lavorare in parallelo con importanti centri del Tirolo e della Carinzia.

Un’articolata struttura, quindi, che ha già ottenuto l’accreditamento da parte dell’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) e il conseguente inserimento tra i pochi laboratori di riferimento dell’associazione a livello mondiale. Ma Dolomiticert è legata anche alla Fisi Veneto e sta per stringere un alleanza con il CAI Nazionale. Scopo principe di queste sinergie è l’unione delle forze, cioè di attrezzature, proprietà intellettuali e competenze acquisite, per un miglioramento delle prestazioni, dei prodotti e dei processi produttivi. Attenzione, però, anche al mondo del lavoro: Dolomiticert mira a migliorare e ad innovare dispositivi che possono essere preziosi ausili da destinare ad altre categorie. Come il casco, di fondamentale importanza per tecnici ed operai nei cantieri, che è tra gli oggetti più studiati da Dolomiticert: traslando, per esempio, ai caschi per l’edilizia i progressi fatti per il mondo dello sport, sarà semplice proporre un attrezzo più adeguato alle esigenze di chi lo usa. Nuovi orizzonti di sperimentazione si apriranno anche in questo caso.

Questi i tratti distintivi del Laboratorio che verranno trattati nel Convegno. In sostanza, la giusta miscela data da vocazione, capacità e supporto tecnologico, la stesa miscela che ha permesso a Dolomiticert di raggiungere in pochi mesi l’accreditamento. Proprio grazie ad un profilo di questo spessore, il Ministero ha espresso fermamente la volontà di proiettare la società bellunese su scala nazionale, rendendola la carta d’identità dei prodotti, garante dei consumatori, ma allo stesso tempo chiaro supporto per i produttori.