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Fenice di Venezia, un direttore donna cinese per Turandot

06/12/2007
Il direttore cinese Zhang Jiemin, prima donna a salire sul podio per un’un’opera al Teatro La Fenice di Venezia, dirigerà a partire da domenica 9 dicembre 2007 Turandot di Giacomo Puccini undicesimo e ultimo appuntamento della stagione lirica 2007. L’opera sarà presentata nell’allestimento ideato da Denis Krief regia, scene, costumi e luci. Nel cast Giovanna Casolla e Caroline Whisnant si alterneranno nel ruolo di Turandot, Walter Fraccaro e Antonello Palombi Calaf, Maria Luigia Borsi e Raffaella Angeletti Liù; Enrico Cossutta l’imperatore Altoum e il principino di Persia, Federico Sacchi Timur; Giorgio Caoduro, Gianluca Floris e Matthias Wohlbrecht saranno Ping, Pang e Pong e Timothy Sharp il mandarino.

Per questo allestimento di Turandot la Fenice ha scelto di far concludere l’opera e abbassare il sipario con le ultime pagine autografe di Puccini, il quale morì dopo aver orchestrato la scena del sacrificio di Liù e pertanto senza il duetto fra i protagonisti e il breve quadro conclusivo, lasciati incompiuti.

Il Coro del Teatro La Fenice sarà diretto da Emanuela Di Pietro, il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani sarà diretto da Mara Bortolato. Otto rappresentazioni: domenica 9 dicembre (turno A), martedì 11 (turno E), mercoledì 12 (turno D), giovedì 13 (fuori abbonamento) e venerdì 14 (fuori abbonamento) alle ore 19.00; sabato 15 (turno C) e domenica 16 (turno B) alle ore 15.30; martedì 18 (fuori abbonamento) alle ore 19.00.

Per il libretto della sua ultima opera Giacomo Puccini (Lucca 1858 - Bruxelles 1924) si orientò su altri poeti, Giuseppe Adami e Renato Simoni. In un incontro avvenuto in un ristorante di Milano nell’inverno 1919-20, tra librettisti e compositore emerse il nome di Carlo Gozzi e di Turandot, soggetto dal quale Busoni di recente aveva tratto un’opera (1917). Tuttavia Simoni convinse Puccini assicurandolo che nel nuovo componimento sarebbe stata presente «tutta quella umanità di cui Gozzi non si era mai preoccupato». Il lavoro si avviò dunque nella primavera del 1920, con crisi particolarmente intense e angosciose e persino la tentazione nel 1922 di abbandonare l’impresa. Puccini portò comunque a termine quasi interamente la vicenda del principe Calaf, innamorato dell’algida principessa cinese Turandot e capace di risolvere i tre enigmi cui ella sottoponeva gli incauti aspiranti alla sua mano (speranza, sangue, Turandot). La morte colse il compositore quando stava componendo il terzo atto ed aveva ultimato tutta la scena della morte di Liù, che si uccide per amore di Calaf. A completare i sommari schizzi del compositore, nell’estate 1925 per iniziativa di Toscanini fu chiamato Franco Alfano, direttore del Conservatorio di Torino, che realizzò il riconoscimento amoroso tra i due protagonisti e il finale. Con il finale di Alfano l’opera andò in scena alla Scala nell’aprile del 1926, diretta da Toscanini, regia di Giovacchino Forzano, bozzetti di Galileo Chini. Ma alla prima, il 25 aprile, Toscanini depose la bacchetta dopo la morte di Liù dichiarando: «Qui finisce l’opera perché a questo punto il Maestro è morto».

BIOGRAFIA ZHANG JIEMIN

Maestro concertatore e direttore d’orchestra. Iniziati gli studi musicali all’età di sette anni con il pianoforte e le percussioni, si è più tardi dedicata alla direzione orchestrale, diplomandosi nel 1995 in composizione e in direzione d’orchestra al Conservatorio di Shanghai. Ha iniziato la sua attività dirigendo vari complessi cinesi, tra cui la Shanghai Symphony Orchestra, la Shanghai Philharmonic, la Shanghai Traditional Chinese Orchestra, le orchestre dell’Opera di Shanghai e dell’Opera di Pechino, la China Philharmonic, la Beijing Film Orchestra, la Guangzhou Symphony Orchestra e la Changchun Film Orchestra. Nel 1995 è stata nominata direttore residente dell’Opera di Shanghai e della Shanghai Youth Orchestra. Nel 1998 ha lavorato al Maggio Musicale Fiorentino come assistente di Zubin Mehta, affiancandolo poi nella produzione di Turandot nella Città Proibita, a Pechino. Nella stagione 2001-2002 è stata assistente di Michel Plasson al Théâtre du Capitole di Tolosa. Dal 2002 collabora stabilmente con la Shanghai Symphony Orchestra. È regolarmente ospite del Beijing Music Festival ed è stata invitata al Macau International Music Festival. Dopo aver diretto Carmen allo Shanghai Spring Festival 1997 e La bohème alla Latvijas Nacion¯al¯a Opera di Riga, ha continuato la sua attività in vari teatri cinesi, dirigendo opere come Aida, Otello, La traviata, Faust, Cavalleria rusticana, Der fliegende Holländer, Turandot, Madama Butterfly, Die Zauberflöte. Il suo repertorio comprende anche opere del compositore cinese Tan Dun. Nel corso del 2006 ha diretto il concerto finale del Carnevale di Venezia al Teatro La Fenice, Die Zauberflöte con la China Philharmonic Orchestra al Teatro di Pechino e un concerto di musiche di Beethoven, Brahms e Hindemith con l’Orchestra del Teatro La Fenice al Festival di Portogruaro. Nel luglio 2007 ha diretto Cavalleria rusticana per la Stagione estiva del Teatro di San Carlo di Napoli.

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