Venezia Calcio e i suoi 100 anni: presentate le iniziative
La prima tappa da fissare in agenda è la festa che venerdì prossimo, 14 dicembre, andrà in scena a partire dalle ore 20.30 al palasport Taliercio di Mestre: a presentare la serata sarà il giornalista Guido Bagatta con Mara Venier come madrina d’eccezione. Ci saranno i Pali e Dispari, Stand Up, Henry Zaffa, tifosi, ospiti sportivi e soprattutto tante vecchie glorie, l’attuale Prima squadra e tutte le compagini del Settore Giovanile. Giovedì 3 gennaio, invece, lo stadio Penzo ospiterà un’amichevole celebrativa tra Venezia e Torino, con inizio alle ore 15 e ingresso a prezzi popolari.
Da non perdere poi la tripla iniziativa editoriale: il Venezia Calcio ha prodotto un suo libro ufficiale, che sarà presentato alle ore 11 di venerdì 14 nella sede del Casinò di Venezia a Ca’ Vendramin Calergi (congiuntamente al nuovo romanzo, dal contenuto extracalcistico “Il cielo piegato” scritto dal vicepresidente Ugo Poletti) con oltre 400 immagini e 90 formazioni. L’Assessorato allo sport del Comune ha poi realizzato “Cent’anni di calcio a Venezia” per raccontare anche il movimento calcistico “minore” del Centro Storico e Terraferma. Infine Ve.Sport a breve inizierà la diffusione di una sorta di diario che raccoglie 40 racconti sul Venezia scritti da calciatori, tifosi e giornalisti. Al Candiani sono intervenuti anche l’allenatore Fulvio D’Adderio e i due calciatori simbolo Mattia Collauto e Paolo Poggi, oltre al vicepresidente lagunare Ugo Poletti, il quale sottolineato come: «Il Centenario non è un appuntamento qualunque visto che parliamo di Venezia. Le braccia sono aperte per accogliere i tifosi e gli appassionati, perché questa festa è soprattutto per loro».
«Questi cent’anni coincidono con l’evoluzione quotidiana della città – ha aggiunto l’assessore allo sport del comune di Venezia, Sandro Simionato – Il calcio è solo un pezzo della nostra storia sociale, ed è per questo che a fine gennaio allestiremo a Venezia (palazzetto Tito) e a Mestre (Villa Erizzo) un mostra fotografica per raccontarla».