La più grande opera per lo scolo acque urbane di Reggio
“Un’opera davvero molto importante – spiega il presidente – che sarà sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e godrà di un coofinanziamento della nostra bonifica. In totale realizzeremo interventi per 1.144.000 euro”.
“Un secondo stralcio – prosegue Zani – prevede l’accordo col Comune di Cadelbosco Sopra, nell’ambito dell’attuale redazione ed approvazione del Psc, per la realizzazione di una cassa d’espansione a monte ed una a valle dell’abitato. La cassa d’espansione è un’area umida dove possono essere temporaneamente convogliate le acque di piena che, diversamente, causerebbero allagamenti. Sono zone per altro ad alto valore ambientale”.
“Il terzo e ultimo stralcio – aggiunge Zani –, prevede la realizzazione di un impianto di sollevamento attraverso il quale si immetteranno nel Canalazzo Tassone, rio naturale affluente del torrente Crostolo, le acque di bonifica in eccesso transitanti nel Diversivo Bresciana. Questi ultimi due stralci prevedono investimenti stimati per altri 3 milioni di euro. Purtroppo rileviamo la difficoltà nell’ottonere idonei finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio”.
“Il primo intervento che realizzeremo è a servizio della Bassa e dell’abitato di Reggio Emilia – entra nel dettaglio Salvatore Vera, direttore del Consorzio di Bonifica –, città dove la popolazione è salita di trentamila unità in soli tre decenni. Alcune aree urbane a Nord, tra cui l’area industriale di Mancasale e la frazione di Sesso, hanno problemi di smaltimento delle acque piovane. Questo perché i canali esistenti, in condizioni di ingenti precipitazioni, non sono sempre in grado di far fronte alle esigenze di raccolta e deflusso. In precedenza queste zone erano occupate da terreni agricoli e, pertanto, l’acqua confluiva molto più lentamente ai canali. Il contrario di oggi”.
“Nel concreto riorganizzeremo (potenziando) il corso delle acque degli affluenti al cavo Bondeno, attualmente insufficienti. Tali opere completano l’avvenuta realizzazione, da parte del comune di Reggio Emilia e di Enia, di uno ‘scolmatore’ a servizio della rete fognaria del capoluogo, posto lungo via Filangieri, e di un nuovo canale di scolo lungo l’asse tangenziale Reggio-Bagnolo”.
“Nel nuovo millennio – prosegue il direttore – si tratta della più grande regolamentazione della gestione delle acque provenienti dai nuovi insediamenti realizzati in Provincia. Ne avrà grandi benefici tutto il territorio a valle, che vedrà scongiurati gli allagamenti – come quelli avvenuti nel 2003 – ma, altresì, avremo maggior disponibilità di acque irrigue, che sono di grande importanza per contrastare la siccità”.
LA SCHEDA DELL’INTERVENTO
Ecco come sarà scongiurato l’allagamento
delle aree tra Reggio e Novellara
Progetto di adeguamento della rete di scolo di bonifica del Cavo Bondeno ed afferenti
A servizio di chi si interviene
Le zone servite dall’intervento sono le aree urbane, industriali e agricole tra Reggio Emilia, Bagnolo, Cadelbosco e Novellara per un bacino scolante complessivo di 83 kmq
Perché si è intervenuti
Per l’insufficienza idraulica dei cavi Pistarina e Dugale San Michele (i canali che scolano le acque da questo territorio) a causa di nuove aree industriali ed artigianali tra Mancasale e Reggio di 41 ha, condizione che comporta maggiori velocità di scorrimento delle acque meteoriche; alle previste immissioni dal depuratore gestito da Enia (che raccoglie le portate nere e/o diluite di tutto l’insediamento produttivo di Mancasale, i reflui di gran parte dell’area urbana del comune di Reggio Emilia) dei reflui trattati a fini irrigui; al riassetto fognario dell’area di Sesso ed al nuovo scolmatore fognario di via Filangeri che apporteranno ulteriori quantitativi di acque. Con l’esecuzione delle opere previste si ridurranno drasticamente i rischi di allagamento, in condizioni di pioggia intensa, dell’area industriale di Mancasale e dell’abitato di Reggio Emilia afferenti al Cavo Pistarina ed al Dugale San Michele, oltre che delle aree agricole ed urbane a valle (Bagnolo, Novellara)
Le opere che saranno eseguite
•Adeguamento, mediante la ricostruzione dei manufatti di attraversamento con sezione idraulica insufficiente, del tratto di Cavo Pistarina da Mancasale alla confluenza del nuovo cavo di scolo lungo la tangenziale Reggio-Bagnolo
•Adeguamento, mediante ampliamento della sezione idraulica e ricostruzione dei manufatti di attraversamento con sezione idraulica insufficiente, del tratto di Cavo Pistarina dalla confluenza del nuovo cavo di scolo lungo la tangenziale Reggio-Bagnolo sino all’immissione nel Dugale San Michele
•Ampliamento di una cassa d’espansione esistente in corrispondenza del Canalazzo Tassone.
•Realizzazione (mediante il finanziamento di un successivo stralcio funzionale) di un impianto idrovoro per il sollevamento e convogliamento di parte della portata di piena nel torrente Canalazzo Tassone.
Chi realizza il progetto
Il progetto è stato redatto dal Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia di Reggio Emilia. Su richiesta congiunta del medesimo Consorzio, della Provincia e del Comune di Reggio Emilia è stato incluso dal Ministero dell’Ambiente nel Piano Strategico Nazionale per il rischio idrogeologico previsto dalla legge finanziaria 2006.
Costi del progetto ed esecutori
La stima dei costi è pari a € 1.140.000: di cui € 1.000.000 a carico del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio ed € 140.000 a carico del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia che provvederà, sulla base di una convenzione con il Comune di Reggio Emilia, alla realizzazione delle opere nonché alla loro successiva gestione e manutenzione.
Tempi di realizzazione
Diciotto mesi
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