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Natale: consigli per albero salva ambiente e tradizione

10/12/2007
Il fatto che le piante di plastica non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente dimostra che la scelta di acquistare un albero naturale che sarà fatta da oltre sette milioni di famiglie è vincente per salvaguardare il territorio, ridurre l’inquinamento e contrastare i cambiamenti climatici. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’albero vero durante l’accrescimento assorbe l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici e proviene essenzialmente da coltivazioni dedicate spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all'abbandono e al conseguente degrado idrogeologico. I cinque milioni di alberi sintetici recuperati per l’occasione dagli scantinati o acquistati ex novo arrivano molto spesso dalla Cina e liberano ciascuno, secondo gli esperti, almeno 20 kg di anidride carbonica mentre gli abeti naturali utilizzati come ornamento natalizio - informa la Coldiretti - sono in maggioranza italiani e derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche specializzate che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole situate soprattutto in Toscana, Veneto o Friuli con il restante 10 per cento (cimali o punte di abete) che sono il frutto della normale pratica forestale che prevede interventi colturali di 'sfolli' e/o diradamenti indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco. Si tratta quindi - continua la Coldiretti - di una coltivazione che, nel rispetto del delicato equilibrio dell'ambiente, può rappresentare una ideale forma di utilizzo di terreni marginali di media collina e montani. Aree fragili dal punto si vista ambientale dove - precisa la Coldiretti - mantenere il terreno lavorato significa garantire la capacità di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie, diminuisce il pericolo d’incendi. In occasione del Ponte dell’Immacolata quando si realizzerà il maggior numero di acquisti nella scelta al naturale è necessario tuttavia - sottolinea la Coldiretti - seguire alcune regole per valorizzare la spesa stimata pari circa 140 milioni di Euro fatta dagli italiani per l’acquisto di abeti veri offerti quest’anno ad un prezzo variabile dai quindici euro fino addirittura a piu’ di 500 a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto. E’ meglio preventivare l'acquisto - consiglia la Coldiretti - con qualche giorno di anticipo per dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami, mentre in vivaio occorre scegliere l'albero della giusta altezza che va scosso per far cadere gli aghi secchi ed essere poi sistemato in casa in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d'aria, come porte e finestre. Vanno evitati - continua la Coldiretti - addobbi pesanti per non spezzare i rami e l'utilizzo di neve sintetica e spray colorati perché l'albero è vivo e respira, mentre la terra deve essere mantenuta umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l'utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere usato anche ai rami in assenza di fili elettrici. Terminato il periodo natalizio - continua la Coldiretti - se l’albero acquistato ha le radici può essere posizionato all'esterno sul balcone o piantato in giardino, ricordando che è una pianta che può crescere anche fino a 15-20 metri. La tradizione di ornare un albero sempreverde in occasione del Natale - ricorda la Coldiretti - è originaria della Germania del VII secolo, dove gli abitanti erano soliti addobbare le querce con pietre colorate che, col passare del tempo, vennero sostituite con ghirlande di fiori, nastri e frutti colorati. Questa usanza venne sempre più collegata alla festività del Natale al punto che si finì per sostituire le querce con gli abeti in quanto, la loro forma triangolare poteva simboleggiare la Santissima Trinità. Questa pratica - conclude la Coldiretti - già comunissima alla fine dell'Ottocento in Nord Europa e negli Stati Uniti si è diffusa rapidamente in Italia a partire dagli anni cinquanta.

L’ALBERO DI NATALE IN CIFRE NEL 2007

Alberi naturali: 7 milioni

Alberi di plastica 5 milioni provenienti in maggioranza dalla Cina

Tempo decomposizione plastica: 200 anni

Spesa complessiva: 140 milioni di Euro

Prezzi abete vero: dai 15 ai 500 euro a secondo altezza, varietà e vaso

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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