L’assemblea annuale di Assocap – l’Associazione nazionale dei Consorzi agrari italiani - ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali. Alla presidenza è stato eletto Marco Pancaldi, presidente del Consorzio agrario di Bologna e Modena. Come vicepresidenti sono stati confermati Giorgio Morini, presidente CALV (Consorzio Agrario Lombardo Veneto) e Raimondo Ricci Bitti, presidente Consorzio agrario Ravenna. In comitato esecutivo entra Maria Cristina Rocchi, presidente Consorzio Siena. Il consiglio direttivo risulta composto da: Renato Bartolini (presidente Viterbo), Cristina Bertinelli (commissario liquidatore Perugia), Giancarlo Canciani (presidente Latina), Carlo Colussi (presidente Friuli), Lorenzo Galante (presidente Alessandria), Marcello Ferretti (presidente Ancona), Carlo Franciosi (presidente Milano/Lodi), Domenico Romanini (presidente Pesaro/Urbino), Luigi Vincis (presidente Sardegna).

“Nell’attuale fase di incertezza che vive l’agricoltura italiana – dice il neopresidente di Assocap, Marco Pancaldi - con grandi comparti come la bieticoltura, la frutticoltura, la cerealicoltura in forti difficoltà, la rete dei Consorzi Agrari può giocare un ruolo importante nel determinare un più diretto raccordo tra l’agricoltura e il mercato, in particolare nella valorizzazione delle produzioni locali di qualità. Il sistema Cap sta completando con successo un percorso di riabilitazione economica e politica dopo il dissesto Federconsorzi, e sta puntando su nuovi progetti come le agroenergie, la filiera del grano duro, la tracciabilità dei prodotti, i processi di certificazione, la sicurezza alimentare. Assocap deve rappresentare al mondo politico e istituzionale il ruolo fondamentale, strategico che queste imprese cooperative svolgono quotidianamente a fianco degli agricoltori. Un sistema vitale, indispensabile in alcuni comparti come quello dei cereali, per garantire un futuro di qualità alla nostra agricoltura”.

I Consorzi agrari italiani rappresentano oggi, sotto un’unica insegna, la più importante struttura di fornitura di mezzi tecnici alle imprese agricole. La rete consortile rappresenta oltre 1/3 dell’intero mercato, con un fatturato di oltre 2,7 miliardi di euro nel 2004. Una ‘rete’ fatta di 1620 punti vendita, 519 centri di stoccaggio cereali (per una capacità di oltre 22,7 milioni di q.li), 20 mangimifici, 3 magazzini portuali, quasi 10.000 dipendenti.