Sono 15 gli esercizi commerciali che resteranno chiusi in Veneto da giovedì a sabato per mancata emissione di scontrini fiscali. Non apriranno le serrande un rifugio nella zona di Cortina d’Ampezzo, un fruttivendolo in provincia di Treviso, due ristoranti-pizzerie in provincia di Verona, un negozio di attrezzature per ufficio, un altro di abbigliamento sportivo ed un venditore ambulante di tessuti in provincia di Venezia; un bar, un fruttivendolo, un panificio e cinque phone center in provincia di Padova dove, nel corso dell’anno, sono stati complessivamente otto le chiusure per questo tipo di attività. Gli esercizi rimarranno chiusi per tre giorni consecutivi, per effetto della sospensione della licenza o dell’attività disposta dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate. La Guardia di Finanza garantirà l’effettiva esecuzione dei provvedimenti.

La direzione regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate ha, inoltre, monitorato l’andamento dei ricavi di un campione di 108 esercizi raggiunti da provvedimento. E’ emerso che gli incassi nelle settimane successive alla chiusura sono aumentati, mediamente, di circa il 18%. Il dato, suddiviso per categorie, vede un incremento dei corrispettivi per alcuni settori merceologici, in particolare aumentano del 20 % gli incassi registrati per le gelaterie-pasticcerie, del 25 % quelli delle panetterie, e del 16 % quelli di ambulanti di cibi e bevande.

L’aumento dei corrispettivi risulta, inoltre, del 65 % per i negozi di abbigliamento e del 42 % per gli ambulanti di tessuti, calzature o altri prodotti.

In totale, nel 2007, è stata sospesa l’attività per 125 esercizi pubblici.

Infine, da novembre 2006 allo scorso 30 novembre, i funzionari dell’Agenzia ed i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato circa 41.000 controlli sull’emissione di scontrini e ricevute fiscali rilevando quasi 7.400 infrazioni (pari al 18 %).