A.G.C.I. Veneto guarda all’Europa
La scelta di svolgere l’assise all’estero ha voluto confermare la vocazione internazionale dell’organizzazione imprenditoriale che, da un anno, ha aperto uno sportello di rappresentanza nella capitale comunitaria. “In questo periodo – è stato affermato – abbiamo imparato cos’è la progettualità europea; ora dobbiamo insistere, inserendoci nei fondi strutturali”.
Indicando alcune questioni aperte, Olga Pegoraro ha, tra l’altro, affermato: “Le imprese cooperative soffrono ancora di sottocapitalizzazione; una risposta può venire dalle aggregazioni fra imprese, che vanno incentivate anche per garantire nuove opportunità formative ai lavoratori”.
Affrontando le questioni organizzative interne, caratterizzate dall’incessante crescita di imprese associate (oggi sono 276, di cui 191 nel più recente biennio, con 12.500 addetti ed un fatturato complessivo superiore ai 250 milioni di euro), è stata indicata la necessità di strutturarsi su base provinciale, dando vita anche a 4 federazioni di settore. In ottemperanza a quanto previsto dagli accordi interbancari “Basilea 2”, è stato costituito il Consorzio Fidi regionale ed a marzo è previsto l’avvio operativo di “AGCI Banca”, istituto di credito del movimento cooperativo e di cui le imprese venete rappresentano significativa parte del capitale sociale; infine, con il nuovo anno, si avvierà anche l’attività del Consorzio “AGCI Utile” a servizio dello sviluppo delle imprese associate.