Antibiotici sempre meno efficaci: come fare?
“All’inizio degli anni ’70 si sono verificate le prime avvisaglie sulla resistenza agli antibiotici, ma siccome all’epoca il tutto si verificava solamente in laboratorio, nessuno ci dava peso” ha detto il Prof. Giuseppe Cornaglia, tra i relatori del Convegno “ Poi, però, i primi effetti si sono avuti anche sulle persone, verso gli anni ’80. Adesso “ ha aggiunto Cornaglia “Siamo giunti ad un punto di massima crisi e minima possibilità d risposta.” E non è tutto. “Un medico di famiglia che ha sempre prescritto farmaci per patologie lievi, si trova ora a dover fronteggiare farmaci ospedalieri, che, come tali, presentano spesso problemi di prescrivibilità”.
Attualmente, una formidabile minaccia per le cefalosporine – antibiotici molto efficaci e versatili - è rappresentata dalla crescente diffusione, tra i batteri, di enzimi in grado di distruggere batteri di ultima generazione questi sono i cosiddetti “b-lattamilasi ad ampio spettro”; ma questo è solo un esempio della ben nota crisi che investe ormai tutti i settori della terapia antibiotica.
Tuttavia, contrastare questi nuovi batteri si può: ad esempio, attuando un maggior controllo delle infezioni batteriche in ambito ospedaliero e non, la scoperta di nuovi antibatterici ed il miglioramento della diagnostica.