In italia i salari sono tra i più bassi rispetto tutta Europa e cosi domani comincerà il confronto tra Cgil, Cisl e Uil e governo per discutere il tema dei salari. E’ necessario ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni; intervenire su prezzi e tariffe; non si possono lasciare le briglie sciolte mentre il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni si riduce. Ormai sono milioni le persone che guardano con preoccupazione ai prezzi dei generi alimentari e alle bollette delle utenze, che crescono in continuazione senza freni né controlli.

Sullo sfondo rimane la possibilità di uno sciopero generale che il governo vuole scongiurare; da un lato i sindacati sostengono che bisogna agire sia sul fronte della tassazione sui redditi da lavoro e dei rinnovi contrattuali; dall' altro il governo che propone un deciso calo delle imposte per i lavoratori con un reddito medio basso, per le famiglie con figli.

Quali siano le soluzioni e proposte che emergeranno dall'incontro personalmente non lo sò; auspico che l'incontro non si risolva con "una tantum" di primavere ma si indivuduano ed approvino quelle proposte che possano rilanciare realmente l'economia italiana e dare un aiuto concreto alle 11,1% delle famiglie povere italiane; esattamente 2 milioni 623 mila nuclei familiari, ossia 7.537.000 persone pari al 12.9% della popolazione italiana.

Il Presidente

Carlo Garofolini

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