Aumentano gli italiani poveri
29/01/2008
Secondo lo scenario dipinto da Eurispes nel Rapporto Italia 2008 risulta più di 5 milioni di famiglie indigenti o che rischiano di diventarlo; più di 20 milioni di lavoratori sottopagati; solo una famiglia su tre arriva tranquilla alla fine del mese. Solo il 13,6% riesce a risparmiare ancora qualcosa alla fine del mese contro il 25,8% del 2007 e il 27,9% del 2005. Rispetto allo scorso anno, la situazione economica delle famiglie appare decisamente peggiorata: il 32,1% degli italiani registra lievi segnali di peggioramento economico del proprio nucleo familiare (rispetto al 25,7% del 2007) e il 13,7% percepisce un peggioramento economico di più marcata entità (11% nel 2007). In diminuzione il numero di quanti definiscono invariata la situazione economica della propria famiglia (41,4% rispetto al 56% del 2007). Non stupisce, alla luce di questa fotografia, il pessimismo montante: il 69,5% degli italiani (erano il 51,9% nel 2007) esprime pareri negativi in merito al quadro economico nazionale. La situazione economica è resa inoltre più difficile da salari fermi e le fiammate dell’inflazione. In un solo anno la situazione economica delle famiglie è peggiorata quasi nel 50% dei casi e sono raddoppiati i prestiti, come sottolinea il boom del credito al consumo: insomma, gli italiani se la cavano solo pagando tutto a rate. Salari fermi e caro-vita cambiano le abitudini degli italiani che comprano sempre più in saldo o a rate. È un vero e proprio boom per il credito al consumo. “Nessun dinamismo economico, solo necessità”, commenta l’Eurispes. E infatti si comprano così non solo elettrodomestici o mobili ma anche viaggi e libri scolastici. Accettano pagamenti a rate ormai anche i medici. Nasce quindi una nuova categoria: quella dei “working poors”. Si tratterebbe di 20 milioni di lavoratori poveri che, pur avendo una occupazione professionale, hanno un tenore di vita molto vicino a quello di un disoccupato. E così per arrivare a fine mese in 6 milioni fanno il doppio lavoro in nero. Ogni famiglia - conclude il rapporto Eurispes - deve integrare mediamente il proprio reddito con 1.330 euro di lavoretti non ufficiali.
il Presidente
Carlo Garofolini
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