Promuovere l’agriturismo contro la saturazione del mercato
Tra i dati maggiormente rilevanti va sottolineato come il 2007 abbia registrato un recupero degli ospiti stranieri (+8%) a fronte di una diminuzione di quelli italiani (-2%); ciò ha comportato, però,, un fatturato medio in calo di circa il 2%. All’inizio del nuovo anno non è facile prevedere se la ripresa della domanda estera, registrata nel 2007, avrà ulteriori sviluppi favorevoli, né se gli ospiti italiani invertiranno o meno la tendenza.
Di positivo c’è che la domanda di turismo nel mondo è in costante aumento e, di conseguenza, diviene fondamentale saperla intercettare migliorando, nello stesso tempo, la qualità di accoglienza. L’agriturismo continua a sollecitare la curiosità dei vacanzieri con la sua offerta “orizzontale” che attraversa il turismo culturale, enogastronomico, ecologico e, spesso, anche balneare o di alta montagna; il tutto con prezzi, malgrado la crescente domanda di servizi da parte degli ospiti, che restano contenuti grazie ad una gestione che, pur molto impegnativa, riesce di solito a realizzare le economie tipiche dell’impresa familiare.
«Ora però occorre lavorare ed investire efficacemente nella promozione, soprattutto tramite internet - auspica Alberto Sartori – comunicando in modo più incisivo i contenuti caratteristici della vacanza “in fattoria”. In particolare bisogna puntare a valorizzare le stagioni dell’agricoltura, la conoscenza dei prodotti a denominazione d’origine, gli eventi della nostra tradizione, il patrimonio culturale “minore” e le aree naturalistiche protette».
Le politiche di rilancio del turismo dovranno tenere conto di questo importante segmento dell’offerta italiana di vacanze, ma soprattutto dovranno valorizzare il collegamento con il territorio fra paesaggio rurale e ospitalità, fra prodotti tipici ed enogastronomia. Per questo Agriturist sta lavorando all’organizzazione di un Forum Nazionale dell’Agriturismo, previsto per il 5 marzo in Calabria.
Tutto ciò anche alla luce di ulteriori dati: il turismo mondiale cresce al ritmo annuale del 4%, le mete turistiche si moltiplicano e la concorrenza si fa serratissima. L’Italia, nella graduatoria degli ospiti in arrivo, è stata al primo posto nel 1970, al terzo nel 1980 e nel 1990, al quarto nel 2000, scendendo al quinto dal 2004.
«La posizione strategica dell’area berica favorisce naturalmente l’agriturismo – aggiunge Silvia Zini - da qui, infatti, il turista si può spostare in giornata per visitare le grandi città d’arte. Possiamo evidenziare come oggi sia cambiato il modo di “fare vacanza” a favore di un contatto più stretto con il territorio: per questo, come Agriturist Vicenza, stiamo lavorando alla creazione di circuiti enogastronomici».
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