Sanità: protocollo d’intesa tra Veneto, Friuli e Lombardia
11/02/2008
Attrarre fondi europei e da aziende private per dare impulso alla ricerca, per attenere risorse destinate a progetti d’avanguardia, per garantire sostenibilità all’innovazione. Per questo tre Regioni d’eccellenza, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, hanno sottoscritto ad Udine un protocollo d’intesa per fare gioco di squadra e per creare sinergia. Nasce così una macroarea sanitaria che, forte della parità di bilancio delle tre Regioni e consapevole della grande qualità raggiunta nell’assistenza, chiede con un unità di intenti alla Commissione Europea e alle imprese private di investire nella salute dei cittadini. “La piattaforma, – ha detto l’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, - che interessa la mobilità dei pazienti, la sicurezza dei malati, la formazione dei professionisti, l’accreditamento delle strutture, l’eccellenza delle cure, la ricerca universitaria, avrà come obiettivo principale il miglioramento continuo della sanità. Sarà aperta in un futuro non lontano anche alle Regioni europee confinanti che hanno saputo garantire ai cittadini una rete sanitaria di altissimo livello. Al centro ci sarà la persona con richieste di salute sempre più di qualità che domandano un incremento di investimenti del cinque per cento l’anno.” “Le tre Regioni – ha spiegato Francesca Martini – contano 15 milioni di abitanti e sono un luogo privilegiato di migrazione sanitaria. Il domani non deve trovarci impreparati, le sfide saranno sempre più complesse e ci imporranno di pensare una programmazione che tenga in conto i cambiamenti radicali dei prossimi dieci anni. La ricerca avrà un ruolo fondamentale e attrarre fondi europei e dal mondo dell’impresa sarà non solo utile, ma inevitabile perché, nonostante Veneto, Friuli e Lombardia investano in sanità i due terzi del loro bilancio, le risorse non saranno sufficienti.” Per la ricerca i primi progetti riguarderanno le neuroscienze, l’oncologia, le biotecnologie, i farmaci. Conclude Francesca Martini: “Le tre Regioni, certe dei risultati ottenuti fino ad ora, dimostrano oggi di non accontentarsi dei traguardi raggiunti, e di mettersi in discussione per continuare a crescere e per essere ancora più competitive in Europa facendo sistema.”