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Una ipotetica ultima notte del bandito Salvatore Giuliano

17/02/2006
Nell'ambito del "VI festival del teatro comico d'autore e..." il 19 febbraio 2006 alle ore 16.00 in sala Barbazza (dietro la chiesa di s. Bertilla)il critico cinematografico e giornalista Alessandro Cuk presenterà l'autore Giuseppe Berto, nato a Mogliano Veneto nel 1914 e morto a Roma nel 1978. Segnaliamo tra le sue opere:

"il cielo è rosso" (1946), "il male oscuro" (1964), "la cosa buffa" (1971)", "l'uomo e la sua morte" (1962).

L'opera: lo spettacolo vuole raccontare, senza alcuna pretesa storica, una ipotetica ultima notte del bandito Salvatore Giuliano, il quale, sentendosi ormai braccato e con pochissime possibilità di sfuggire alla trappola tesagli dalle Forze dell'Ordine, viene preso dall'ossessione di morire in un modo che il popolo si ricordi di lui come "...colui che ha lottato per i poveri, contro l'ingiustizia e la violenza del mondo..." costruendo un forzato parallelo tra la sua esistenza e quella di Gesu' Cristo. Il racconto di queste ultime ore, che inizialmente è sostenuto dal lento ed ossessionato delirio del bandito, subisce poi una improvvisa accelerazione provocata dall'incalzante susseguirsi degli avvenimenti. I rimandi alla narrazione del Vangelo sono frequenti:"...La domenica delle Palme tutti ad acclamarlo, e quattro giorni dopo non aveva più nessuno. Come me! Tradito da chi gli stava più vicino...".Sarà l'anziana madre del mafioso che ha dato ospitalità al bandito a a risvegliarne la coscienza, ponendolo di fronte alle proprie responsabilità.



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