Aperture e chiusure: i dati 2007 sulle imprese veneziane
Al 31 dicembre 2007 risultavano attivi nel Registro Imprese – che proprio il 19 febbraio 2008 ha brindato ai 12 anni dalla sua introduzione – 90.642 insediamenti produttivi, contro i 90.210 del 2006. La crescita pari allo 0.5% ribadisce un trend positivo seppur leggermente inferiore rispetto al +0.7% del Veneto e al +0,9% nazionale. Gli insediamenti produttivi sono saliti fino a quota 90.642 in primis grazie all’aumento del 2.5% delle unità locali (stabilimenti, filiali e sedi secondarie): sul totale, 71.478 sono le sedi d’impresa, 19.164 invece le unità locali.
Il saldo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni è per la prima volta, dopo anni, negativo, sia pure di poco, con le prime in svantaggio 5.784 a 5.970: su questo numero incide l’azione amministrativa di manutenzione del Registro Imprese, ossia le cancellazioni d’ufficio di posizioni non più operative da tempo. Ciò nonostante come negli anni passati la provincia di Venezia conferma la sua vivacità imprenditoriale, presentando un tasso tanto di natalità quanto di mortalità (rispettivamente, il numero di imprese iscritte e cessate per cento sedi d’impresa registrate all’inizio del periodo) tra i più elevati della regione, +7,1% e +7,3%.
Dal punto di vista settoriale, il buon andamento del comparto delle costruzioni e dei servizi alle imprese, cui fa da pendant la diminuzione delle imprese agricole, manifatturiere e dei trasporti; in riferimento, invece, alla struttura giuridica, risalta la sensibile crescita delle imprese costituite in forma di società di capitali, laddove crollano le ditte individuali. Ecco il dettaglio:
AGRICOLTURA – Le imprese sono scese a 10.532 (590 unità in meno sul 2006, -5,3%). Cala pure la pesca (-2.6%) che pur nell’ultimo lustro aveva fatto segnare un bel +8,3%.
MANIFATTURIERO – Rispetto al 2006, il settore accusa un -0,9% dovuto essenzialmente all’inasprimento della competizione internazionale che ha determinato la fuoriuscita dal mercato delle imprese più marginali. Particolarmente colpita l’area moda per quanto solo per il tessile e abbigliamento, le imprese calzaturiere infatti crescono dello 0,8%. In calo anche carta stampata ed editoria (-2,3%), elettromeccanica (-3,3%) e imprese del legno (-5,6%); in ripresa industrie alimentari (+2,4%), meccaniche (+2,8%) e metallurgiche (+0,6%).
COMMERCIO – Meno 0.5% per un ramo che con le sue 24.740 aziende, assorbe ben il 27,3% delle imprese attive in provincia.
TRASPORTI – Anche qui si riscontra un -0.3%: calano i trasporti terrestri (-3.1%) ma salgono del 2.5% i trasporti marittimi e dello 0.4% le attività ausiliarie.
COSTRUZIONI – Crescono del 2.5% (raggiungendo quota 12.867), addirittura del 13.1% nell’ultimo quinquennio.
TURISMO – 164 le unità in più per un lusinghiero +2,1% che porta il totale a 7.835, l’8,6% dello stock complessivo provinciale e il 26,2% delle imprese regionali del comparto.
CREDITO E ASSICURAZIONI – Discorso analogo grazie a un incremento superiore al 4%, con punte dell’11,4% per le imprese della intermediazione finanziaria.
SERVIZI ALLE IMPRESE – Nel 2007 sono aumentate di quasi il 5% superando quota 11mila, uno sviluppo dovuto, soprattutto, al continuo ampliamento delle attività immobiliari (+7,1%); buono il contributo del settore informatico (+1,8%), ricerca e sviluppo (+1,9%) e gli “altri servizi” (+1,4%).
ARTIGIANATO – Le sedi d’impresa attive nel 2007 sono scese da 22.048 a 21.933.
Quanto alla distribuzione territoriale delle imprese, rispetto al 2006 risultano in crescita, pur di poco, tutti i mandamenti, eccetto il Portogruarese (-0.1%) e l’area Sud (-0.7%): il maggiore incremento lo fa segnare, ancora, la Terraferma veneziana, che passa da 5.366 a 5.427 localizzazioni attive, il Dolese (+0,9%) e Venezia-Cavallino (+0,8%), che con le sue 29.937 imprese costituisce il comprensorio con la percentuale più alta di attività, il 33%. Un ultimo accenno agli imprenditori: lo scorso anno nel Veneziano ammontavano a 117.309, pressoché invariati sul 2006 (+0.1), con un leggero avanzamento della componente femminile (+0.2%), che rappresenta il 26% del totale. Di questi, 4.875, in percentuale il 4.2%, sono extracomunitari, con una crescita sempre più marcata, nell’ultimo anno dell’11.3%: nazionalità principali, Cina, Svizzera e Albania.
Da segnalare infine che il 18 febbraio 2008 la Camera di Commercio di Venezia ha dato avvio alla Comunicazione Unica, primo passo per mettere in rete – passando dal cartaceo al digitale – tutta la Pubblica Amministrazione (www.ve.camcom.it).
M.D.L.
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