Coconut miglior progetto in Europa per i sistemi embedded
Cos’è COCONUT
Partito lo scorso gennaio da Grenoble, il progetto COCONUT (A COrrect-by-CONstrUction Workbench for Design and Verification of Embedded Systems) nasce nell’ambito dei bandi europei per la ricerca del 2007 con lo scopo di mettere a punto una metodologia e un insieme di strumenti informatici che permettano la progettazione e la verifica di sistemi embedded. Il progetto si concluderà nel giugno 2010 e ha un budget totale di circa 3,2 milioni di euro, 2,5 dei quali finanziati dalla Comunità Europea.
Il progetto è coordinato da Franco Fummi, ordinario di Informatica alla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’ateneo veronese con la collaborazione di Tiziano Villa e Graziano Pravadelli del gruppo di ricerca ESD (Electronic System Design) del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona che ha al suo attivo altri due progetti europei approvati nell’ambito del VI Programma Quadro (ANGEL e VERTIGO).
Con l’équipe veronese lavorano sette partner europei per un totale di 50 ricercatori coinvolti. Al Consorzio che sottende al progetto partecipano infatti atenei, enti e istituzioni internazionali esperti nella progettazione e nella verifica di sistemi embedded: il Centro per l’Energia Atomica Francese, la Fondazione Bruno Kessler di Trento, l’Università di Southampton (Inghilterra), l’Università di Paderborn (Germania), l’Università di Graz (Austria) e due aziende francesi del settore, Aerielogic e Certess.
Informazioni sul progetto al sito web del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona, nell’area relativa al gruppo di ricerca ESD: http://esd.sci.univr.it.
Cosa sono i sistemi embedded e le loro applicazioni
Ormai diffusi in molti ambiti della vita moderna, i sistemi embedded sono i padroni di casa nel settore delle telecomunicazioni dove costituiscono il cuore informatico di cellulari, apparati di rete, come ad esempio i sistemi di navigazione satellitare e le più moderne centraline telefoniche. Ma trovano applicazione anche nei sistemi di trasporto, dove comandano i dispositivi di controllo di aerei, treni e automobili e negli impianti industriali, utilizzati soprattutto in settori di alto rischio come negli impianti chimici o nucleari. In medicina vengono impiegati in dispositivi per il monitoraggio di parametri vitali, in attrezzature apposite per operazioni mini-invasive o per l’analisi di immagini acquisite durante esami come la TAC e la risonanza magnetica.
L’importanza che i sistemi embedded stanno acquisendo nella società moderna rende dunque necessaria la garanzia che la loro progettazione sia priva di errori per evitare la produzione di dispositivi malfunzionanti. Il progetto COCONUT intende definire una metodologia e un insieme di strumenti informatici che permettano la progettazione di sistemi embedded corretti per costruzione così da ridurre la necessità di effettuare lunghe fasi di verifica durante la progettazione che allungherebbero inevitabilmente tempi e costi di produzione.
A testimoniare l’importante attività svolta dal gruppo di ricerca ESD (Electronic System Design) del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona sono infine i cinque progetti “Joint Project Embedded System” (2006-2007), co-finanziati dall’ateneo veronese e condotti in collaborazione con aziende del settore.
Informatica e Ricerca, l’Università di Verona al top in Europa
L’eccellenza del progetto COCONUT e il ruolo di coordinatore riconosciuto all’équipe veronese del professor Fummi, conferma l’alto profilo della Ricerca condotta dal Dipartimento di Informatica dell’ateneo scaligero. Sono 4 infatti i progetti europei del Dipartimento di Informatica approvati nell’ambito del VII Programma Quadro in relazione al tema Information & Communication Technology (ICT), due dei quali, COCONUT e AVANTSSAR, progetto sulla sicurezza informatica, coordinati da gruppi di ricerca del Dipartimento. Altri due progetti vertono invece su sistemi di videosorveglianza per monitoraggio di infrastrutture pubbliche (SAMURAI) e sullo studio di nuovi metodi di classificazione per la costruzione di sistemi cognitivi artificiali, con applicazioni nel campo biomedicale (SIMBAD).
Dal 2001 al 2007 (da V al VII Programma Quadro) sono stati 49 i progetti europei avviati dall’Università di Verona, 13 dei quali approvati all’interno del Dipartimento di Informatica.
Università e aziende, dal Dipartimento di Informatica i primi due spin off di ateneo
I primi due spin off dell’Università di Verona, società compartecipate dall’ateneo ma aperte a partnership con aziende esterne, sono nate proprio all’interno del Dipartimento di Informatica.
A luglio 2007 il gruppo di ricerca ESD (Electronic System Design) del Dipartimento di Informatica, coordinato da Franco Fummi, ha dato il via a EDALab, società orientata al settore dei servizi per la progettazione, lo sviluppo e la commercializzazione dei sistemi embedded e nata con l’obiettivo di offrire il suo supporto alle aziende che intendono sviluppare questo tipo di sistemi che integrano ambienti e strumentazioni per dotarli di nuove funzioni e prestazioni migliori.
Ma nel 2005 era già partito il primo spin off per la progettazione e sviluppo di sistemi di visione su architetture embedded. EVS Embedded Vision System, questo il nome della società, era stata costituita da un gruppo di ricercatori del laboratorio VIPS - Vision, Image Processing, and Sound. Promotore dell’iniziativa Vittorio Murino, docente di Elaborazione Digitale di Immagini e Suoni. EVS si dedica alla progettazione e allo sviluppo di sistemi di visione. Ha competenze nello sviluppo di software sia su sistemi tradizionali sia su architetture embedded ed è leader nel campo della visione computazionale e del riconoscimento.
Che cosa sono i Programmi Quadro Europei
I programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico indetti dall’Unione Europea sono lo strumento comunitario principale per il finanziamento della ricerca in Europa. Avviati a partire dal 1984 sono programmi pluriennali. Il VII Programma Quadro (7PQ) cui appartiene il progetto COCONUT copre il periodo dal 2007 al 2013. Il preventivo della CE per i prossimi sette anni ammonta a 50,5 Mrd EUR. Il 7PQ è stato creato anche per rispondere alle esigenze dell’Europa in materia di occupazione e di competitività.
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