Competitività: animal spirits e ricerca
A partire dalla riflessione sulle parole-chiave per un’azienda vincente, il presidente e “padre” del Gruppo Giancarlo Zanatta e il figlio Alberto, direttore generale di Tecnica, hanno impartito una lezione di management ai trecento imprenditori padovani e studenti in economia che hanno gremito lo Sheraton Padova Hotel per il secondo appuntamento di “In Gara col Tempo”, la “clinica” per imprenditori voluta da Confindustria Padova - con il sostegno di Intesa SANPAOLO, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e UMANA - nella quale mettere a fuoco diagnosi e terapie e trarre ricette anti-crisi dall’esperienza delle aziende vincenti.
Dopo l’introduzione del presidente di Confindustria Padova Francesco Peghin e stimolati dal presidente dei Giovani Imprenditori, Jacopo Silva, Giancarlo e Alberto Zanatta hanno ripercorso le tappe di una cavalcata inarrestabile. Dal lancio del mitico Moon Boot negli anni Settanta (prodotto geniale che ha venduto 22 milioni di paia) allo sviluppo di Tecnus, il primo scarpone da sci in poliuretano bi-iniettato, dall’acquisizione della tedesca Lowa (1993) e del marchio leader nel mondo dello snowboard Nitro (1998) fino alla conquista di Dolomite (1998) e Nordica (2002), passaggi che hanno determinato la leadership mondiale di settore. Da “padrone” dell’universo-sci, il Gruppo Tecnica non si è limitato però alla iper-specializzazione: una scelta chiave è legata alla diversificazione, che ha portato l’azienda di Giavera del Montello (Tv) ad acquisire nel 1989 un marchio di abbigliamento sportivo come Think Pink e nel 2003 un nome importante oltreoceano: Rollerblade, la più grande azienda produttrice di pattini in linea del mondo.
Non è sufficiente, però, realizzare operazioni finanziarie per acquisire competitor e brand consolidati. «La nostra è un’azienda che da sempre è fortemente product oriented - sottolinea Giancarlo Zanatta -. E il nostro prodotto non è solo fashion, ma c’è molta tecnologia. L’investimento in Ricerca e Sviluppo ha sempre avuto un peso prioritario. Oggi il dipartimento R&D conta su 200 persone ad alta specializzazione, perché dobbiamo confrontarci ogni giorno con un mercato competitivo e ogni anno dobbiamo puntare su nuove tecnologie, nuovi brevetti, nuove soluzioni». E proprio reinvestendo in ricerca gli utili del Moon Boot è nato quel prodotto ad altissimo tasso di innovazione che fu Tecnus.
Il successo è fatto dunque di passione, impegno e lungimiranza negli investimenti. Ma anche di flessibilità mentale. A volte sono l’intuito e lo spirito di iniziativa a traghettare nelle fasi critiche e a rendere forte un’azienda. Come è accaduto a Tecnica quando, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, la neve non è arrivata in Europa e negli Usa. «Era un problema serio, che forse oggi ci preoccuperebbe meno grazie ai sistemi di innevamento artificiale - spiega il presidente Zanatta -. Fortunatamente stavamo lavorando su una tecnologia avanzata nel campo dell’iniezione e da una trattativa serrata con Nike, che stava lanciando il progetto Air, sono tornato con una commessa da 500mila paia di scarpe».
Non solo. Per essere vincenti in modo stabile, è fondamentale il controllo dei canali distributivi. «La distribuzione, oggi più che mai, è uno degli aspetti cruciali - sottolinea Alberto Zanatta -. È ormai facile puntare su design, sui fornitori dalla Cina, su strategie di marketing innovative, ma il vero problema è la catena della distribuzione, soprattutto per un prodotto ad alto valore aggiunto come il nostro». Ecco perché dal 1975 il Gruppo ha investito sforzi ed energie nel rapporto con agenti e distributori e ancora oggi «il nostro investimento sulla sensibilizzazione e formazione di chi deve vendere il prodotto è superiore a quello pubblicitario orientato al consumatore/acquirente finale», spiega il direttore generale.
Tecnica Group è anche un caso emblematico di passaggio generazionale positivo. Alberto Zanatta è stato investito della responsabilità direzionale solo dopo un lungo percorso di formazione e apprendistato: dalla laurea a Venezia al master negli Usa, dalla permanenza nelle varie divisioni del Gruppo fino alla direzione commerciale. E il padre Giancarlo ha sempre tenuto a precisare che «il pacchetto azionario si eredita, la capacità di essere imprenditori e dunque di dirigere un’impresa è altra cosa. E si conquista sul campo».
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Sandro Sanseverinati - Ufficio Stampa, Studi e Relazioni Esterne