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Provincia di Padova: ritorna Territorio Pulito

27/02/2008
Circa sette anni fa il presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin ebbe la felice intuizione di promuovere una manifestazione ecologica che negli anni ha riscosso un grande successo presso le Amministrazioni comunali e la società civile. Ma ben presto anche i cittadini, gli scolari e gli insegnanti delle Scuole dell’obbligo compresero quanto era importante veicolare il messaggio dell’educazione ambientale con particolare riferimento alla pulizia e salubrità del nostro territorio. Con queste premesse il successo di “Territorio Pulito”, questo è il nome della manifestazione ecologica della Provincia di Padova, non ha tardato a manifestarsi come uno dei più qualificati eventi ambientali del territorio. Lo scorso anno ben 55 Amministrazioni comunali hanno potuto usufruire gratuitamente – tutti gli oneri economici sono a carico dell’Amministrazione provinciale, Settore Ambiente ed Ecologia - di “Territorio Pulito”e proprio in questi giorni, dopo la pausa invernale, sono riprese le manifestazioni che toccheranno decine di Comuni, tra grandi e piccoli e diffonderanno la cultura ambientale tra migliaia di persone. Dai primi di marzo l’evento ecologico provinciale si fermerà a Cartura, Pontelongo, Conselve, Maserà, Fontaniva, Cittadella, Pernumia, Gazzo, S. Giustina in Colle, Campodarsego, Selvazzano e in tanti altri centri abitati della nostra provincia. Quando “Territorio Pulito” nacque non erano in molti a scommettere sulla sua longevità, perché la sua realizzazione presupponeva un investimento finanziario e un’organizzazione non indifferenti e perché l’avvicendamento delle Giunte comunali non sempre coincideva con lo spirito dell’evento ecologico. Invece con il passare degli anni “Territorio Pulito” si è andato affermando come una delle più genuine e qualificate manifestazioni popolari di educazione ambientale. Questa iniziativa ecologica che si rivolge agli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie e agli adulti, mira a risanare le zone degradate – giardini, parchi, piazze, strade, argini - per mezzo di azioni esemplari di raccolta dei rifiuti solidi abbandonati. Il fine è quello di restituire al paesaggio la sua bellezza naturale e la sua salubrità, asportando tutti quei rifiuti che i cittadini maleducati abbandonano nel territorio. Le modalità di svolgimento sono semplici. Ai volontari, donne, uomini e bambini viene distribuito il materiale necessario: pinze, guanti, casacche e sacchi di plastica e a tutti viene data una copertura assicurativa. Insomma due o tre ore saranno dedicati alla ricerca di oggetti o rifiuti abbandonati che, suddivisi per classi di riciclaggio, verranno messi in sacchi di diverso colore e conferiti agli ecocentri comunali. L’Associazione Ambiente e Società, Circolo Embera Katio che organizza la manifestazione per conto della Provincia, è attiva tutti i giorni, sabato e domenica compresi e le date degli eventi vengono scelte insieme agli Enti ospitanti. I luoghi da ripulire sono le zone verdi dei nostri territori, ma i volontari vanno anche lungo i corsi d’acqua, nelle strade e nelle piazze dei nostri paesi. Quali le ragioni che sono alla base del successo di questo evento ecologico ? Innanzitutto molti ritengono che fare volontariato per l’ambiente è bello e gratificante. In secondo luogo quando il lavoro dei volontari è terminato è bello guardare il territorio, pulito e in ordine come non mai. Ed è piacevole poter dire: abbiano ripulito il territorio e ci siamo divertiti ! Occorre dire che molti rifiuti prodotti dalla attività umana non sono degradabili e se li abbandoniamo sul terreno o nell’acqua resistono integri per molti anni, anche per centinaia di anni. Ecco alcuni esempi di longevità dei rifiuti: un fazzoletto di carta 3 mesi, un torsolo di mela 5 mesi, da 4 a 10 mesi giornali e periodici, una gomma da masticare 1 anno, da 20 a 100 anni una lattina di alluminio, un sacchetto di plastica da 100 a 200 anni, una bottiglia di vetro 4000 anni circa ecc. Se noi gettiamo questi materiali sul terreno o peggio ancora nel mare li avremo sulla coscienza anche per migliaia di anni e a lungo andare il nostro pianeta sarebbe sommerso dai suoi stessi rifiuti. Senza contare che il riciclaggio di alcuni materiali –plastica, carta, cartone, vetro, ferro e alluminio, è una ricchezza per il Paese e un vantaggio per l’ambiente.

Gianni Genghini, Ambiente e Società, Circolo Embera Katio

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