Soprattutto ora, la vicinanza tra Italia e Repubblica di Serbia non deve essere tale solamente dal punto di vista geografico: le piccole medie imprese devono, infatti, prendere in considerazione le opportunità ed i vantaggi, che deriverebbero da una maggiore apertura all’internazionalizzazione. Se ne è parlato a Padova nel corso del seminario informativo “Esplorare la Serbia” organizzato da AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane) Interprovinciale Padova-Venezia-Verona e “Padova Promex”.

Durante l’incontro, la Serbia è stata analizzata dalle tradizioni alle prospettive economiche; sono stati presentati i nuovi orizzonti della cooperazione veneta, il ruolo di Padova Promex nei processi di internazionalizzazione, i servizi di UnionCamere e gli interventi di Finest a supporto degli investimenti nello stato balcanico. Un excursus molto ampio, indispensabile corollario alla missione economica che AGCI effettuerà a Novisad a fine marzo.

La globalizzazione del mercato, l’internazionalizzazione e la delocalizzazione dell’attività produttiva stanno caratterizzando profondamente l’evoluzione dell’economia europea. Nella prospettiva del futuro ingresso della Serbia nell’Unione Europea si possono quindi fin d’ora intravedere, da parte delle piccole medie imprese padovane e venete, buone possibilità per investire o avviare attività e sviluppare contatti/partnership commerciali con le imprese locali. Per agevolare questa sinergia potenzialmente proficua sono peraltro a disposizione linee di finanziamento e prestiti agevolati.

Al seminario sono intervenuti Olga Pegoraro (Presidente AGCI Veneto), Gian Luca Melega (Segretario Generale AGCI Veneto), Franco Conzato (Direttore Padova Promex), Vladimir Nikolic (Console Generale della Repubblica di Serbia), Gian Angelo Bellati (Direttore UnionCamere Veneto) e Alessandra Camposampiero (Vicepresidente Finest S.p.A.).

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