Pasqua: made in Italy contro tarocchi dall’Est
La carne di agnello è un tipico prodotto delle festività di Pasqua, in occasione delle quali si consuma - secondo la Coldiretti – quasi la metà degli 1,6 chili a testa che finiscono ogni anno sulle tavole degli italiani. Per evitare che vengano spacciati come italiani quelli importati dalla Spagna, dalla Francia e dai paesi dell'Europa orientale, la Coldiretti chiede che venga introdotto l’obbligo di indicare in etichetta l’origine al pari di quanto è già avvenuto per la carne bovina e per quella di pollo.
Circa la metà della carne di agnello in vendita durante il periodo pasquale rischia infatti di essere importata sopratutto dai paesi dell'est all'insaputa dei consumatori, nonostante la superiore qualità della produzione nazionale realizzata per il 75 per cento in Sardegna e il restante 25 per cento soprattutto nelle regioni dell'Italia centrale.
I prezzi riconosciuti agli allevatori italiani - conclude la Coldiretti - oscillano in questo momento tra i 3,5 ed i 4,5 euro al chilo, gli stessi dello scorso anno, e non offrono quindi giustificazioni per aumenti al consumo.
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