Bob: da Marostica alle olimpiadi invernali di Torino 2006
Chi guarda resta stupito: i bob sono macchine pensate e costruite per sfidare le resistenze; quella dell'aria e quella del ghiaccio. Prodotti tecnologicamente alti, pensati in laboratorio, magari in qualche avvenieristica "galleria del vento". Sofisticati, insomma.
Eppure se vi capita di passare sulle colline di Marostica, a Marsan, per la precisione, potete chiedere della "Plastic sport" dei fratelli Scomazzon e verificare di persona come nascono quei lampi di velocità che si misurano con l'acqua gelata. Già , perché in questa piccola azienda (quattro dipendenti in un laboratorio "sotto casa") si fabbricano le "carrozzerie" dei bob di molte nazionali, presenti anche a Torino 2006.
"Tutto è cominciato una quarantina di anni or sono. - racconta Alessandro - Mio padre lavorava in un'azienda del luogo che costruiva sci in vetroresina. Un giorno si fece vivo un cliente che chiese se quella ditta poteva provare a realizzare un bob. Il titolare non prese molto sul serio la cosa, mio padre invece sì. Cominciò a mettere le mani al prodotto, alla sera, un po' da dapolavorista. Poi scelse di fare in proprio e cominciare a produrre bob".
Quelli della "Plastic sport" sono praticamente dei carrozzieri. Il loro compito infatti è di realizzare l'ossatura del bob, la carena. "La procedura è molto semplice: il committente, cioè un'azienda di Cortina che si occupa della confezione complessiva della macchina, ci manda i disegni, ci fornisce le indicazioni; noi facciamo il resto, cioè mettiamo a punto gli stampi e realizziamo il muso e la parte posteriore".
"I problemi che dobbiamo affrontare - aggiunge Roberto - stanno tutti in un unico nodo: come costruire un bob che sia contemporaneamente leggero, agile, ma anche resistente. Quella decisiva infatti è la capacità di queste "macchine" di assorbire i molti urti che subiscono contro le pareti laterali della pista, mantenendo una rigidità che consenta di essere le più rapidi possibili. Da questo punto di vista il vetroresina è ancora il materiale più adatto".
"I limiti dei nostri interventi sono fissati da norme abbastanza precise, sia per quanto riguarda la lunghezza del bob, sia per il peso (intorno ai 185 kg quello a due posti). Da queste norme non possiamo prescindere. Il resto lo facciamo noi, assieme a chi progetta. Diciamo che attualmente il muso della macchina pesa intorno ai 9 chili, il resto circa 24".
"Ci sono stati anni in cui abbiamo costruito anche una ventina di bob, ora siamo intorno alla quindicina, come è accaduto un paio di stagioni or sono, proprio in vista delle Olimpiadi piemontesi. Questa attività non ci dà da vivere, ma rappresenta una parte molto importante del nostro lavoro".
Italia, Lituania, Repubblica Ceca, Russia persino il Giappone, per non parlare di Montecarlo (proprio il bob usato dall'ex Principe Alberto, anch'egli olimpico): sono molte le nazionali che usano ancora le "frecce del ghiaccio" che nascono a Marsan.
"Abbiamo mantenuto un buon posizionamento in questa fetta di mercato. Attualmente in Italia siamo gli unici; da qualche tempo invece subiamo la concorrenza dei tedeschi; in Germania pare che ci sia stato un intervento statale per costruire macchine più veloci...".
Fuori dal laboratorio di Marsan, adagiato sulla collina, ci sta proprio un bob. Alessandro lo accarezza e si guarda le mani; perché il segreto di quella irrefrenabile macchina da corsa sul ghiaccio sta ancora lì, in quelle mani, provocatorio strumento di tecnologia "avanzata".
Dati tecnici:
bob a due bob a quattro
larghezza minima carenatura allo snodo all'articolazione 680 mm 700 mm
larghezza minima degli alettoni anteriori 860 mm 870 mm
peso massimo comprensivo dell'equipaggio 390 kg 630 kg
Le Regole del bob
La posizione degli atleti nel bobLe specialità sono il bob a due e il bob a quattro.
Alla partenza tutto l'equipaggio spinge il bob per circa 50 metri: una distanza che solitamente è coperta in meno di sei secondi e a una velocità di circa 40 km/h, prima che tutti i membri dell'equipaggio entrino a turno nell'abitacolo. Gli elementi che concorrono al successo nella competizione di bob sono la spinta, la guida e i materiali (bob e pattini). L'ordine di partenza viene assegnato tramite estrazione in differenti gruppi di merito, determinati dai risultati ottenuti nelle gare di Coppa del Mondo precedenti.
Durante i Giochi Olimpici la gara consiste in quattro prove.
Vince l'equipaggio che totalizza il tempo più basso al termine delle discese. In caso di parità di tempo, si assegna la vittoria ex aequo. In caso di rovesciamento del bob, se tutti i componenti della squadra superano la linea di traguardo all'interno del bob, la prova è considerata valida.
Caratteristiche tecniche
L'equipaggio del bob a due è composto dal pilota e dal frenatore, cui si aggiungono due laterali nel bob a quattro. La velocità raggiunta prima che gli atleti salgano sul bob è intorno ai 40 km/h, la velocità massima in una discesa è di circa 135 km/h.