Da un’ analisi della Coldiretti di qualche tempo fa, sulla base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie, emerge che i single per gli acquisti alimentari, spendono il 60% in più rispetto alla media delle famiglie italiane per via degli sprechi. Sprechi derivati dalla necessità per i single di acquistare molte volte maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali.

Le famiglie con un singolo componente spendono in media 299 euro al mese per l'alimentazione a fronte dei 187 euro al mese destinati da ogni singola persona di una famiglia tipo italiana formata da 2,5 componenti in media.

Gli sprechi sono determinati anche da altri motivi, come ad esempio dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, l’insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera.

I single sono un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti e sicuramente più cari.

Basti pensare ad esempio alle confezioni di verdura pronta per l'uso, il cui prezzo di 8 euro è mediamente superiore di circa sei volte rispetto a quello dello stesso prodotto venduto sfuso.

il Presidente

Carlo Garofolini

Adico