Un nuovo esempio concreto per sviluppare forme di turismo sostenibile nelle zone rurali, in grado di consentire alle autorità locali e alle imprese di investire nel settore, si è avuto nel municipio di Crespano del Grappa, presenti Autorità della Provincia di Treviso, i sindaci di Asolo, Crespano e Cavaso del Tomba, il Presidente della Comunità montana del Grappa, dove è stato presentato un consuntivo del progetto pilota, denominato “Regiomarket” (che fa parte del programma Interreg IIIB-Spazio Alpino cui hanno aderito la Regione del Veneto, unitamente ad altri 16 partners). L’obiettivo principale – come sottolineato dalla Direzione regionale delle politiche agricole – è stato quello di promuovere le aree montane delle province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza, attraverso una strategia di marketing territoriale, applicata ai prodotti/servizi locali, in particolare puntando su tre percorsi: i prodotti agricoli, il turismo enogastronomico e le energie rinnovabili. Sulla base delle indicazioni generali dell’Application Form e del partnership agreement, l’area interessata è stata quella del Grappa e collinare, intesa come fascia pedemontana e ritenuta come un prodotto integrato suscettibile di azioni di marketing territoriale. I punti di forza sono stati: i formaggi tipici ( Morlacco e Bastardo), ottenuti sia in alpeggio e attraverso il sistema malghe, sia nella fascia pedemontana adiacente, e varie azioni promozionali dell’Associazione produttori latte del Veneto; la presenza di elementi storici e culturali di forte rilevanza, come i percorsi della Grande Guerra e gli itinerari del Canova. Altri elementi di interesse e promozione sono stati gli aspetti paesaggistici e le attività ricreativo-sportive (volo a vela, equitazione, mountan bike).
Premesso che la domanda turistica è risultata in costante crescita per le visite sul Grappa, è stato messo in luce - quale elemento innovativo del progetto “Regiomarket”- lo studio, la realizzazione e la messa a disposizione di itinerari “georeferenziati”, con itinerari d’interesse più significativi del territorio (periodi estivo ed autunnale) , con statistiche della pianificazione del viaggio e sull’uso di trasporto utilizzato (auto, bicicletta, a piedi). Le malghe sono risultate essere le mète dell’itinerario turistico estivo, e alla luce di queste chiare risultanze, sono state fatte proposte agli interessati affinchè organizzino, unitamente agli enti specializzati, “visite guidate”, con spiegazioni sull’attività d’alpeggio, con dimostrazioni dal vivo sulla lavorazione del latte e dei prodotti caseari. Altro invito è stato fatto ai gestori degli agriturismi “il cui personale deve essere sempre in grado di “raccontare” il territorio, attraverso i prodotti e ricette tradizionali”. E’ stato, infine, ricordato che è a disposizione degli utenti/turisti, e in modo gratuito attraverso Internet, la traccia GPS (Global Positioning System) , mediante l’utilizzo della tecnologia GIScover, potendo scegliere la forma descrittiva (cartografie e informazioni stampabili) e il formato georeferenziato, scaricabile su navigatore satellitare. La fase tecnico-scientifica è stata realizzata dall’Università di Padova-Contagraf. La riunione – alla quale ha preso parte anche un folto pubblico, per lo più operatori del settore e gruppi di residenti nei tre comuni – si è conclusa con la descrizione degli itinerari, facendo uso di un collegamento a Internet.