Calzatura: accordo tra operatori veneti e pugliesi
27/03/2008
“Due passi avanti per il Made in Italy”: è questo il titolo di un innovativo Progetto di collaborazione che vedrà protagonisti il settore calzaturiero del Veneto e quello della Puglia, con l’obiettivo di aumentare la qualità e la quantità delle calzature prodotte in Italia, incentivando e favorendo i rapporti tra due aree specifiche del nostro Paese come la Riviera del Brenta e l’area di Casarano/Lecce, custodi di una forte e radicata “cultura di prodotto” in tema di calzature. Il Progetto è stato presentato a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dai responsabili delle due realtà produttive, presenti tra gli altri il Ministro per lo Sviluppo Economico, il Presidente dell’Acrib Giuseppe Baiardo, il Presidente di Confidustria di Lecce Piero Montanari, i segretari generali di settore della Cgil, Cisl e Uil. Il Progetto prevede la creazione di una “rete” fra i poli produttivi calzaturieri localizzati nelle aree della Riviera del Brenta e della Provincia di Lecce. Una rete che consentirà alle imprese di condividere servizi e know how, con lo scopo di accrescere economie di scala e disponibilità di fattori strategici, commerciali, produttivi e gestionali con conseguente miglioramento della capacità competitiva. “Con questa iniziativa – ha sottolineato l’Assessore alle Politiche Economiche della Regione del Veneto – i Calzaturieri del Brenta danno una ulteriore dimostrazione della loro tradizionale capacità di pensare in grande e di agire alla ricerca di sinergie e partnership concrete e sempre più ampie. Il Progetto – aggiunge l’Assessore del Veneto – dimostra inoltre l’importanza del ruolo economico delle piccole imprese che, come quelle della Riviera del Brenta e del leccese, si organizzano all’interno dei Distretti Produttivi e riescono a sviluppare qualità, formazione e ricerca: esattamente ciò che il Veneto si prefigge con le sue due leggi regionali sui Distretti e sulla ricerca scientifica e innovazione tecnologica”. Tra i benefici dell’Accordo, sono stati particolarmente segnalati il riposizionamento del Distretto di Casarano verso produzioni di fascia medio-fine grazie ad azioni di formazione e trasferimento tecnologico dalla Riviera del Brenta, avvalendosi a tal fine dell’esperienza del Politecnico Calzaturiero Scarl; e il mantenimento produttivo e occupazionale dell'area distrettuale della Riviera del Brenta. La scelta di Acrib e di Confindustria Lecce, in collaborazione con Organizzazioni Sindacali nazionali e locali, di investire al Sud, a Lecce, nel distretto di Casarano, per sviluppare la filiera produttiva della scarpa di eccellenza prodotta nella Riviera del Brenta – è stato detto tra l’altro oggi - è una corretta e positiva pratica del fare impresa puntando sempre sul valore aggiunto del Made in Italy, della trasparenza dei processi produttivi, della valorizzazione delle competenze esistenti al Sud, del rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Qualifica la cultura d’impresa, che assume l’orizzonte della qualità sostenibile, del prodotto di moda “sicuro”, della concorrenza leale e corretta, della tutela della creatività e produzione d’eccellenza della moda calzaturiera Italiana. Assume l’impegno a realizzare opportunità di qualificazione, per l’impresa e per il lavoro, nel Mezzogiorno – così come avvenuto nel territorio Veneto - attraverso la scelta del partenariato Nord-Sud. Estende il ruolo delle corrette e partecipative relazioni industriali, che hanno caratterizzato l’azione nel distretto della Riviera del Brenta da 10 anni a questa parte, contribuendo alla qualificazione, riorganizzazione e rilancio internazionale delle produzioni di scarpe e rendendo il lavoro delle persone, più qualificato e tutelato, più sicuro e certo. Il progetto condiviso tra Confindustria Lecce, Acrib e Organizzazioni Sindacali nazionali e locali, segna una grande novità e una eccellenza nel campo delle relazioni industriali “innovative” nel settore della moda italiano.
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