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Rinasce la Scuola di Santa Maria della Carità a Padova

31/03/2008
Dopo decenni di abbandono e di degrado viene restituito alla città di Padova uno dei suoi gioielli più preziosi: la Scuola di Santa Maria della Carità, presso la parrocchia di S. Francesco in Padova, ritorna al suo antico splendore dopo un lungo intervento di restauro. Il restauro è stato fortemente voluto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Padova, tramite il contributo della Società Autostrade di Padova Brescia. Reso possibile grazie al sostegno complessivo di oltre due milioni di euro messo a disposizione dagli enti promotori, l’intervento di recupero ha inteso strappare all’oblio gli affreschi e dare stabilità al soffitto della sala capitolare, che fu sede di una delle più importanti confraternite laiche di Padova, il cui compito era quello di amministrare i lasciti destinati al soccorso di infermi e poveri e ad altre opere di bene.

La sala conserva al suo interno il prezioso ciclo di affreschi raffigurante le storie della vita della Vergine, eseguito nel 1579 da Dario Varotari, e il grande affresco raffigurante i coniugi Baldo Bonafari e Sibilla de Cetto, benefattori e committenti del primo grande ospedale di Padova. Si tratta dunque di una testimonianza di altissimo valore artistico, che ben sa rappresentare anche le radici storiche del nostro territorio, da sempre legato ai valori di solidarietà e carità cristiana.

Il monumento ad un’indagine preliminare presentava notevoli danni alle strutture e agli affreschi.

Dopo la prima campagna di rilievi negli anni 2000-2004, in cui sono state svolte analisi strutturali – stratigrafie, analisi chimiche fisiche degli affreschi e la progettazione esecutiva, nel 2005 sono iniziati i lavori di restauro ed adeguamento funzionale.

Nel periodo 2005-2007 sono stati attuati lavori di consolidamento strutturale, opere di restauro edile e impianti tecnici cui sono seguiti gli interventi di restauro del ciclo pittorico e del cassettonato ligneo del ‘500.

L’intervento è stato un vero e proprio lavoro d’equipe che ha coinvolto 15 tecnici con varie esperienze, 18 ditte specialistiche per un totale di 82 addetti, di cui 10 restauratrici, il tutto con la costante presenza e supervisione delle Soprintendenze per i Beni Artistici e Monumentali.

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo dott. Antonio Finotti, nel presentare la Scuola di Santa Maria della Carità restaurata, ha voluto sottolineare che l’impegno della Fondazione a favore di questo importante monumento è stata una doverosa azione di salvaguardia di uno dei maggiori tesori d’arte di questa città; un tesoro particolarmente prezioso in quanto oltre a rappresentare l’eccellenza artistica di Padova, sa anche parlare delle radici più profonde dell’identità culturale di questa città, che da sempre sa mantenere vivo l’impegno nella tutela e cura dei più deboli, tanto da poter essere definita oggi capitale del volontariato.

Restituita alla città dopo aver vissuto una pericolosa situazione di degrado, la Scuola della Carità riapre dunque, anche grazie alla costante opera delle associazioni di volontariato come Salvalarte di Legambiente che anche negli anni dell’abbandono hanno contribuito con grande passione e dedizione a mantenere viva la memoria e la conoscenza di questo importante monumento.

La Scuola di Santa Maria della Carità potrà ora essere inserita nel percorso museale, turistico e culturale legato alla realizzazione del Museo di Storia della Medicina e della Salute presso l’ex Ospedale Grande di S. Francesco, nel quadro degli interventi di riqualificazione di “Contrada S. Francesco” nel centro storico di Padova. Inoltre, rappresenterà una delle tappe più prestigiose del percorso di valorizzazione della Padova affrescata, percorso molto caro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che è stata ripetutamente impegnata a sostengo dei restauri di affreschi tra i quali si ricordano la Cappella Ovetari, il Salone dei Vescovi presso il Palazzo Vescovile, la Scoletta del Santo presso la Basilica di Sant’Antonio, la Chiesa di San Gaetano, l’Oratorio di San Rocco, la Sala dei Giganti presso il Liviano, la Loggia dei Carraresi, la Loggia della Gran Guardia e la chiesa di S. Michele a Pozzoveggiani.

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