Down by the Delta
importante appuntamento (il tredicesimo) con la Stagione sinfonica 2005-2006
«Stili e interpreti» della Fondazione Teatro La Fenice: accanto alla
prosecuzione del ciclo delle sinfonie di Mozart e alla conclusione di quello
delle sinfonie di Schumann, verrà infatti presentata in prima assoluta la
cantata per coro e orchestra Down by the Delta del compositore milanese (ma
naturalizzato veneziano) Luca Mosca, su testo di Gianluigi Melega,
commissionata espressamente dalla Fondazione Teatro La Fenice per la
Stagione sinfonica 2005-2006. Alla testa dell¹Orchestra e del Coro del
Teatro La Fenice vi sarà il direttore e compositore franco-svizzero Michel
Tabachnik, allievo e collaboratore di Pierre Boulez e primo direttore (dal
1977 al 1979) dell¹Ensemble InterContemporain di Parigi. La prima parte del
programma comprenderà la Sinfonia n. 31 in re maggiore KV 297, detta
«Sinfonia di Parigi», di Wolfgang Amadeus Mozart e la cantata di Luca Mosca;
la seconda parte si aprirà con Formel per orchestra di Karlheinz
Stockhausen, composta nel 1951, e si concluderà con la Sinfonia n. 3 in mi
bemolle maggiore op. 97 detta «Renana» di Robert Schumann. Lo stesso
programma sarà proposto anche venerdì 9 giugno 2006 alle ore 20.00 sempre al
Teatro Malibran in un concerto straordinario riservato, organizzato in
collaborazione con l¹ICOH (International Commission on Occupational Health -
Commissione Internazionale di Medicina del Lavoro).
Scritta nel giugno del 1778 a metà del soggiorno parigino (marzo-settembre)
e alla vigilia della dolorosa svolta rappresentata dall¹inattesa morte della
madre, la Sinfonia KV 297 rappresenta il più importante e riuscito tentativo
del giovane Mozart di conquistare il pubblico della capitale francese. La
ricchezza dell¹organico (che oltre ad archi, oboi, fagotti e corni comprende
flauti, clarinetti, trombe e timpani), il vigore dei contrasti dinamici (fin
dall¹efficace e ben calcolato coup d¹archet iniziale) e la scioltezza
dell¹articolazione formale rispecchiano alla perfezione le attese del
pubblico dei Concerts Spirituels, la principale istituzione concertistica
parigina dell¹epoca, che accolse con applausi spontanei e festosi la prova
del ventiduenne maestro salisburghese.
Dopo la brillante introduzione orchestrale rappresentata dalla sinfonia di
Mozart, la prima parte del concerto vedrà l¹intervento del Coro del Teatro
La Fenice (diretto da Emanuela Di Pietro) impegnato nella cantata Down by
the Delta di Luca Mosca, composta nel 2005 su un testo poetico in lingua
inglese di Gianluigi Melega ispirato a un viaggio di tre settimane con una
missione ONU in una delle regioni più povere del Bangladesh. Il ritmo
cantilenante e la ciclicità ossessiva delle quattro strofe del testo,
trasfigurazione poetica di un contenuto atroce di rassegnata e disperata
miseria, interagisce con la nervosa mobilità inventiva della scrittura di
Mosca, minuziosamente definita in ogni dettaglio e mai ripetitiva, cosicché
le stesse parole riappaiono sempre in una luce diversa, con effetti talora
straniati talora tempestosi e drammatici.
Audace e suggestivo accostamento ideato dal maestro Tabachnik, la seconda
parte del concerto si aprirà con un classico della nuova musica del ¹900,
Formel (³Formula²) per orchestra di Karlheinz Stockhausen, scritto nel 1951
in pieno periodo «puntillista» (con riferimento all¹effetto disgregante
della serialità integrale applicata ai singoli suoni come punti isolati) ma
pubblicato ed eseguito solo nel 1971 al momento del passaggio a una nuova
fase creativa basata sull¹elaborazione di un nucleo generatore una
«formula» dalla precisa, concreta e memorizzabile configurazione melodica,
ritmica e timbrica. Di questa nuova fase, culminante nel grande ciclo
operistico Licht (1977-2004), il brano del 1951 era una sorta di
anticipazione, considerata dall¹autore «troppo tematica» negli anni ¹50, ma
pienamente coerente con la sua meno astratta poetica successiva.
Concluderà il concerto la Terza Sinfonia op. 97 di Robert Schumann, composta
nell¹autunno del 1850 nel momento di felice energia creativa che seguì al
trasferimento a Düsseldorf come direttore musicale dei concerti della città.
Rispetto alla febbrile e tormentata Seconda, la Terza Sinfonia è senza
dubbio più serena, trasparente e maestosa, ispirata, secondo la
testimonianza del primo biografo del compositore, all¹evocazione musicale
del paesaggio renano (da cui l¹appellativo «Renana»), concepito come luogo
mitico in cui convergono memorie storiche, tradizioni artistiche e
suggestioni naturali. L¹articolazione in cinque movimenti, lo slancio
intensissimo dell¹incipit (senza introduzione lenta, a differenza delle
altre sinfonie dell¹autore), l¹animata vitalità della scrittura
contrappuntistica, sono tutti elementi che confermano la felicità e
l¹equilibrio creativo raggiunti da Schumann in questo lavoro.
Michel Tabachnik
Nato a Ginevra, ha studiato direzione d¹orchestra con Igor Markevitch,
Herbert von Karajan e Pierre Boulez, di cui è stato assistente presso la BBC
Symphony Orchestra dal 1966 al 1971. Particolarmente attento alla musica
contemporanea e compositore egli stesso, ha diretto numerose prime
esecuzioni mondiali (in particolare di Iannis Xenakis, di cui è l¹interprete
prediletto) ed è stato dal 1977 al 1979 il primo direttore musicale del
neonato Ensemble InterContemporain. Invitato come direttore ospite presso
tutte le più importanti orchestre europee, è stato direttore principale
dell¹Orchestra della Fondazione Gulbenkian di Lisbona, dell¹Orchestre
Philharmonique de Lorraine e, dal settembre 2005, della Noord Nederlands
Orkest di Groningen.
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