Una Italia delle imprese “ripiena di creatività”
“Non ho mai pensato che tutto potesse andare sempre bene – dichiara Rana – ma sicuramente l’ottimismo e la fiducia nelle capacità profonde che il nostro Paese nasconde non mi sono mai mancate. La mia storia credo che parli per me”.
Alla tavola rotonda coordinata dal curatore del Salone Ferdinando Azzariti e da Adriano Favaro, inviato speciale del Gazzettino, hanno partecipato anche Bruno Veronesi, presidente di Aia Spa, e Alberto Volpe, direttore del consorzio “Italia del Gusto”, il neonato marchio che riunisce le 26 maggiori imprese dell’agroalimentare italiano, un’iniziativa che mira “a creare una corazzata del made in italy, soprattutto nei termini della qualità che sa di poter egreiamente esprimere” sottolinea Volpe.
Due i messaggi forti che sono emersi dal confronto a più voci cui ha partecipato anche Luigino Rossi di Rossimoda e diversi rappresentanti del prestigioso distretto della calzatura del Brenta, portavoci del made in Italy nel mondo: “La capacità di tornare ad essere poveri in termini di conoscenza, proprio per tornare a riscoprire il valore della conoscenza non solo teorica ma anche quella frutto dell’esperienza – spiega Azzariti – e la necessità di saper creare tante piccole o grandi corazzate, l’importante è che siano a tenuta stagna, condizione necessaria e che le nostre Pmi sono sicuramente in grado di mettere in campo, come hanno già dimostrato di saper fare anche in altre occasioni”.
A patto però che si rimetta al centro di tutto l’industria “un ritorno all’hardware” suggerisce Francesco Pontelli guru del sistema moda che tanto ha dato al Nordest. “Dopo anni di assoluto sviluppo concentrato solo sui marchi, si rischia di perdere di vista un aspetto che rimane fondante: l’industria, la filiera, il sistema. Ci vuole un “back to the future”. Magari sì, anche questo maggiormente a tenuta stagna rispetto al passato”.
Il Sesto Salone d’Impresa chiude quindi la sua intensa due giorni sulla Riviera del Brenta con un messaggio d’ottimismo e con alcuni suggerimenti che fanno da prologo alla prossima edizione già in calendario per il 27 e 28 Marzo 2009 - sempre all’interno della splendida cornice di Villa Foscarini Rossi di Stra - il cui tema sarà il “Capitalismo delle emozioni” “perché le vittorie sono belle ma sono effimere – conclude Ferdinando Azzariti dando l’appuntamento al Settimo Salone d’Impresa - mentre quelle che rimangono, e che ci fanno crescere, sono proprio le sconfitte”.
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