Sergio Cammariere in concerto al Filarmonico di Verona
Emozioni straordinarie che condividerà con il pubblico accompagnato come sempre dalla sua famiglia di musicisti: Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Olen Cesari al violino e lo straordinario Fabrizio Bosso alla tromba.
“Cantautore piccolino” è un progetto che vede la diretta partecipazione del pubblico che da anni lo segue nei concerti. La selezione dei brani, dai suoi tre precedenti album, è avvenuta seguendo le indicazioni e i suggerimenti raccolte dal sito www.situation.it. Il disco - dedicato a due grandi maestri Sergio Bardotti e Bruno Lauzi - contiene anche tre inediti “ L’amore non si spiega” - lo strumentale piano solo “Nord” - “Le note blu” e due omaggi: a Bruno Martino con “Estate” e a Keith Jarrett con “My song”.
Cammariere rappresenta, insieme a pochi altri artisti, la nuova generazione di autori italiani, eredi di Conte o Fossati, che coniugano con sapiente equilibrio sonorità che vanno dal jazz alla bossa nova con testi lirici e toccanti.
In pochi anni Sergio Cammariere si è costruito una personalità musicale precisa maturando una grande consapevolezza, sia negli arrangiamenti, sia nella stesura delle canzoni.
Il concerto di Verona è organizzato da Media Italia di Michele Calì e ZED!.
I biglietti sono da oggi in prevendita presso Boxoffice, in Via del Pallone, FNAC Verona e presso i circuiti UNICREDIT, TICKETONE, BOXOFFICE, CARIPARO E PRIMI ALLA PRIMA.
FORMAZIONE:Sergio Cammariere (piano e voce), Amedeo Ariano (batteria) Luca Bulgarelli (contrabbasso) Bruno Marcozzi (percussioni) Olen Cesari (violino) Fabrizio Bosso (tromba)
Prezzi e posti in vendita:
PLATEA & BALCONATA NUMERATA € 43,50
PRIMA GALLERIA NUMERATA € 35,00
SECONDA GALLERIA POSTO UNICO € 25,00
I prezzi indicati non sono comprensivi di diritti di prevendita o commissioni online o bancarie.
Per informazioni:
www.zedlive.com
049/8644888
SERGIO CAMMARIERE
Sergio Cammariere, nato a Crotone, pianista ormai riconosciuto per il suo talento e interprete coinvolgente, trae la sua ispirazione sia dalla grande scuola della musica d’autore italiana che dalle sonorità sudamericane, dalla musica classica e dai grandi maestri del jazz.
Nel 1997 partecipa al PREMIO TENCO, catturando l'attenzione di critica e pubblico e la Giuria della manifestazione gli attribuisce all'unanimità il Premio IMAIE come “Migliore musicista e interprete” della Rassegna.
Gennaio 2002 - esce il suo primo album “DALLA PACE DEL MARE LONTANO”. Prodotto da Biagio Pagano per Via Veneto Jazz, scritto con Roberto Kunstler autore dei testi e la partecipazione di Pasquale Panella per l’omaggio a C. Trenet nel brano “Il mare” E’ registrato in presa diretta con musicisti della scena jazz italiana riconosciuti per il loro talento. Fabrizio Bosso alla tromba e flicorno Luca Bulgarelli (contrabbasso), Amedeo Ariano (batteria), Olen Cesari (violino).
Tutto il 2002 è all’insegna del live e i suoi concerti si arricchiscono ogni volta di nuovo pubblico. Riceve numerosi riconoscimenti: tra i quali il Premio L’ISOLA CHE NON C’ERA come migliore album d’esordio, il Premio CAROSONE, il Premio DE ANDRE’ come migliore artista dell’anno e la TARGA TENCO 2002 – Migliore Opera Prima per “Dalla pace del mare lontano”. Vince il referendum di MUSICA E DISCHI come migliore artista emergente dell’anno e riparte in tour debuttando dal prestigioso Teatro Studio di Milano.
Nel 2003 partecipa al FESTIVAL di SANREMO con “Tutto quello che un uomo” scritto in collaborazione con Roberto Kunstler. Arriva al terzo posto vincendo sia il “Premio della Critica” che il Premio “Migliore composizione musicale”. Da Sanremo in poi i riconoscimenti sono numerosi e Sergio Cammariere è eletto all’unanimità “personaggio dell’anno”. Il disco “Dalla pace del mare lontano” si posiziona fisso ai vertici della classifica di vendita, conquistando il primo posto e un doppio disco di platino, il Tour si aggiudica il Premio “MIGLIORE LIVE DELL’ANNO” assegnato da Assomusica ed esce il suo primo DVD: “Sergio Cammariere in concerto – dal Teatro Strehler di Milano”
L’estate 2004 gli regala due grandi incontri e due nuove collaborazioni: con Samuele Bersani in “Se ti convincerai” - nell’album “Caramella smog” e con una signora della canzone italiana Ornella Vanoni per “L’azzurro immenso” scritta con Sergio Bardotti - canzone inserita nell’album VanoniPaoli “Ti ricordi? No non mi ricordo”
Novembre 2004 - esce "SUL SENTIERO" sempre prodotto da Biagio Pagano per Via Veneto Jazz. Dodici canzoni con i testi di Roberto Kunstler, Pasquale Panella, Samuele Bersani per “Ferragosto” e due brani strumentali.
“SUL SENTIERO” è la continuazione del discorso musicale aperto con "Dalla pace del mare lontano" arricchito di nuovi elementi in cui si fondono in un delicato equilibrio, il jazz orchestrale, la canzone d¹autore, i ritmi sudamericani e lo spirito del blues. L’elemento portante è sempre il pianoforte di Sergio, affiancato dalla tromba di Fabrizio Bosso, dalla ritmica di Amedeo Ariano e Luca Bulgarelli, Simone Haggiag alle percussioni e Olen Cesari al violino, suoi compagni di viaggio già nel precedente album e da grandi musicisti jazz come Gabriele Mirabassi, Daniele Scannapieco, Javier Girotto e per la prima volta l’Orchestra d’Archi diretta dal M° Paolo Silvestri.
Estate 2006 - Sergio è ospite con il suo pianoforte nel disco di Peppe Voltarelli “Distratto ma però” nella canzone “L’anima è vulata” e nel primo disco “You’ve Changed” di Fabrizio Bosso - astro nascente del jazz italiano e internazionale - con una nuova versione di “Per ricordarmi di te” già contenuta in “Dalla pace del mare lontano” e un emozionante omaggio a Bruno Martino con “Estate”.
Novembre 2006 - esce “IL PANE, IL VINO E LA VISIONE”. Undici canzoni - testi di Roberto Kunstler e la partecipazione di Pasquale Panella e due brani piano solo.
Un viaggio musicale lungo e meditato dove gli strumenti diventano voci, echi di luoghi lontani in costante cambiamento. Sergio riunisce intorno a sé grandi musicisti come Arthur Maya al basso elettrico e Jorginho Gomez alla batteria, musicisti di fiducia di artisti come Gilberto Gil, Djavan e Ivan Lins, Amedeo Ariano, Luca Bulgarelli, Olen Cesari e Bebo Ferra alle chitarre. Stefano di Battista e Roberto Gatto e Fabrizio Bosso alla tromba, maestri del jazz italiano riconosciuti a livello internazionale. L’Orchestra d'Archi è sempre diretta dal M° Paolo Silvestri.
Questo terzo album è il diario musicale di una pace ritrovata nella semplicità di un comune sentimento d’amore, l’unico linguaggio capace di superare ogni divisione, che non necessità d’esser tradotto per esser compreso e che resta sempre riconoscibile. Esiste un legame profondo fra l’amore così inteso e la Musica: così come il sentimento prorompe ingenuo da uno sguardo o un gesto - un suono e un’armonia non suggeriscono un senso in se - ma cercano nell’esperienza e nella sensibilità di chi ascolta il proprio significato.
Il 2007 porta Sergio in concerto in Europa dove riscuote grande consenso di pubblico e il “disco d’oro” per “Il pane, il vino e la visione” ma anche all’incontro con il regista Mimmo Calopresti che lo riavvicina ad un suo grande amore di sempre: il cinema e alla preparazione della colonna sonora del film “L’Abbuffata.
Novembre 2007 – Il Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier, che accoglie film e documentari di tutto il mondo, assegna il Premio per la Miglior Musica a Sergio Cammariere per la colonna sonora del film “L’Abbuffata”.
Febbraio 2008 – Partecipa al 58° Festival di Sanremo” con “L’amore non si spiega”, testo di Roberto Kunstler; l’omaggio di Sergio alla bossa nova, il movimento che ha rivoluzionato la scena musicale brasiliana nato 50 anni fa. Sua ospite nella serata dei duetti Gal Costa, una delle voci più importanti e affascinanti che il Brasile abbia mai espresso.
Marzo 2008 - esce l’album “Cantautore piccolino” una raccolta di canzoni scelte dal pubblico che contiene oltre alla canzone del Festival “L’amore non si spiega”, “Sorella mia”, “Libero nell’aria”, “Le porte del sogno”, “Dalla pace del mare lontano”, “Tutto quello che un uomo”, due brani inediti: “Nord” strumentale piano solo - “Le note blu” pianoforte e voce, una emozionante versione di “Estate” di Bruno Martino registrata un anno fa per l’album di Fabrizio Bosso e un omaggio al jazz e a Keith Jarrett con “My Song”.
L’intero album è dedicato a Sergio Bardotti e a Bruno Lauzi. (marzo’08)
www.sergiocammariere.com
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