I Ligari pittori del '700 lombardo
Il fulcro della mostra sui Ligari avrà sede a Milano presso la Galleria del Credito Valtellinese (Palazzo delle Stelline), dove saranno esposte le opere fondamentali del percorso artistico della dinastia di pittori, suddivise per aree tematiche: genere sacro, profano e ritratto e nelle sale del Museo Diocesano dove saranno invece presentate opere di Pietro, Cesare e Vittoria, a confronto con dipinti di artisti lombardi e veneti che precedono o affiancano la carriera dei Ligari.
A Sondrio, accanto al riallestimento delle sale dedicate ai Ligari del Museo Valtellinese di Storia e d'Arte, è in programma, a Palazzo Sertoli presso la Galleria Credito Valtellinese, una sezione monografica focalizzata sui disegni e sulla prove di arte incisoria dei maestri.
Completano questa articolata offerta espositiva gli itinerari sul territorio valtellinese e non solo, itinerari che condurranno il visitatore a scoprire e ammirare l'amplissima produzione ligariana ad affresco.
Il tutto sarà preceduto da un organico approfondimento storico e critico sulla dinastia d'artisti, studi che saranno raccolti in due volumi, l'uno dedicato a un atlante ragionato della intera produzione pittorica dei Ligari, il secondo al catalogo delle opere esposte.
I Ligari prendono nome dall'omonima contrada posta nel territorio comunale di Sondrio. Il capostipite, Giovan Pietro, detto appunto "il Ligari", nasce da famiglia agiata nel 1686. Dodicenne viene mandato a studiare a Roma a bottega da Lazzaro Baldi, seguace di Pietro da Cortona. Da qui si trasferisce in diverse città dell'Italia centrale e a Venezia per stabilirsi poi a Milano e infine in Valtellina. La sua produzione, improntata a una personale declinazione del classicismo arricchito da slanci coloristici, è presente in molte città e tocca tutti i temi del sacro (famosissimo il suo "Battesimo della Principessa indiana"), del ritratto e dei temi profani. Personalità eclettica, Pietro è anche architetto, progettista di arredi liturgici, agronomo e anche inventore di originalissimi orologi.
Cesare, oltre che allievo del padre, fu a Venezia scolaro di Giambattista Pittoni e del Piazzetta. Tornato in patria lavorò per una committenza diversificata, religiosa e privata. La sua pittura non venne sempre apprezzata dai suoi conterranei, ancora legati al classicismo del padre. Così Cesare, importante artista del Settecento lombardo, finì i suoi giorni in povertà nel comasco dove cercava quella fortuna che la sua terra gli negava.
Legata al padre e poi al fratello, Vittoria, quando può agire in autonomia, offre prove di notevole livello, sia che si tratti di dipingere soavi Madonne sia quando le vengono commissionate grandi pale d'altare.
Le mostre di Milano sono curate da Simonetta Coppa e Eugenia Bianchi. La mostra di Sondrio da Angela Dell'Oca.
Coordinate mostra
Titolo I LIGARI PITTORI DEL '700 lombardo
Sedi Museo Diocesano
Milano, Corso di Porta Ticinese, 95
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Milano, Corso Magenta, 59
Durata 12 aprile 2008 - 19 luglio 2008
Galleria Gruppo Credito Valtellinese e Museo Diocesano
Orari e ingressi Museo Diocesano
da martedì a domenica h. 10.00 - 18.00
da martedì 1 luglio la mostra sarà visitabile dalle ore 19.00 alle ore 24.00, secondo l'orario estivo del museo
chiuso il lunedì - INGRESSO A PAGAMENTO
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da martedì a domenica h. 10.00 - 18.00
chiuso il lunedì - INGRESSO LIBERO
Visite guidate contattare CIVITA al numero 0243.353.522 www.civita.it
Informazioni al pubblico Museo Diocesano
Tel. e fax +39.0289.420.019
www.museodiocesano.it
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
+39 0248.008.015
galleriearte@creval.it - www.creval.it
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