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Veneto: prima conferenza regionale per la salute mentale

17/04/2008
Nel nostro Paese 8 persone su 100 soffrono di disturbi psichiatrici gravi. Nel 2006 i cittadini veneti che si sono rivolti ai dipartimenti per la salute mentale delle Aziende socio sanitarie sono stati 58 mila. Per ciascun paziente ricoverato, ve ne sono oggi 5 che sono curati nel territorio: un ricovero ospedaliero su tre, tuttavia, non avviene in reparti di psichiatria. Il Veneto destina alla salute mentale il 5% di quanto investe in politiche sanitarie, e cioè 7 miliardi e mezzo di euro. “Per fare un bilancio dopo trent’anni della legge 180 e soprattutto per pensare a nuove strategie operative, il 9 e il 10 maggio – spenga l’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini- è stata promossa al Polo Zanotto di Verona la prima conferenza regionale per la salute mentale. Nelle due giornate di dibattito si definiranno le priorità dei dipartimenti per la salute mentale, si valuterà l’organizzazione dei servizi, degli interventi precoci per gli adolescenti e per i giovani, delle attività di prevenzione, e del reinserimento sociale dei pazienti, si ripenseranno le linee guida del Piano socio sanitario regionale. Al centro del confronto, cui parteciperanno gli addetti ai lavori e le associazioni del terzo settore, ci saranno gli aspetti epidemiologici, la formazione del personale, l’accreditamento delle strutture residenziali e semiresidenziali, le grandi strutture psichiatriche, i diritti di partecipazione dei familiari dei pazienti, la psichiatria carceraria.” “La malattia mentale -commenta Francesca Martini- è una delle maggiori fonti di carico assistenziale e di costi per il Servizio sanitario regionale. Si presenta in ogni classe di età, è associata a difficoltà nelle attività quotidiane, alimenta forme di emarginazione e esclusione sociale. La casistica per gruppi di diagnosi riguarda nella nostra regione soprattutto i disturbi affettivi (4 x 1000 abitanti), la schizofrenia e i disturbi correlati (3 X 1000), l’ansia e i disturbi psicosomatici (2,7 X 1000). Sono in crescita i disturbi psichiatrici correlati all’alcol (0,5 X 1000) e i disturbi mentali senili (0,7 X 1000). Le classi di età più colpite sono tra i 45 e i 65 anni con prevalenza delle donne (2 su 3 pazienti) rispetto agli uomini.” Nelle Aziende socio sanitarie venete i centri di salute mentale sono 38 e 37 sono i centri diurni, i posti letto in day hospital sono 138 e 352 sono in strutture residenziali. Gli operatori sono 2200. Esistono poi 37 comunità alloggio mentre gli appartamenti protetti sono 51. La legge 150 ha affrontata 4 questioni principali: costruire una rete di servizi che eroghino interventi integrati; sviluppare l’organizzazione dipartimentale del lavoro; superare definitivamente gli ospedali psichiatrici; incrementare le competenze professionali degli operatori. “ La prima conferenza regionale per la salute mentale di Verona - ha concluso Francesca Martini- avrà al centro un prioritario grande obiettivo: ridare centralità alla psichiatria di comunità intesa come capacità di prendersi cura delle persone e delle famiglie in modo complesso, intersettoriale e strettamente connesso alla realtà territoriale senza limitarsi agli aspetti strettamente medici e farmacologici.”

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