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Giovanni Fattori tra epopea e vero

17/04/2008
Cent'anni fa mancava Giovanni Fattori e la sua città natale, Livorno, ha voluto ricordare il suo artista più famoso dedicandogli un'amplissima ed organica retrospettiva. Andrea Baboni, curatore della grande mostra, è riuscito a far convergere su Livorno non solo un numero veramente impressionante di opere ma anche quadri che, pur essendo molto noti agli studiosi, non venivano concessi per esposizioni pubbliche da molti decenni. Opere custodite in salotti privati o caveau che qui vengono, finalmente, offerte all'ammirazione del pubblico.

In due sedi (gli eleganti Granai di Villa Mimbelli e la stessa Villa-Museo), unite tra loro da un magnifico giardino storico, la mostra allinea ben 290 opere di Fattori e altrettanti documenti (foto d'epoca, taccuini di schizzi, il medagliere che raccoglie le onorificenze che in tutta Europa e nel nord America vennero conferite all'artista, oggetti che ispirarono alcuni dei sui quadri più famosi, il torchio con cui iniziò a stampare e con cui approntò le prime tirature all'acquaforte, la poltrona su cui fu ritratta la terza moglie, la cassetta dei colori ed altro).

Il tutto suddiviso in 20 sezioni, diciotto delle quali ospitate nei Granai e due, quelle riservate alle opere monumentali del maestro come L'epopea risorgimentale, le ampie tele di battaglia e Il soggiorno alla Marsiliana, Lo studio dei butteri, all'interno dei saloni di Villa Mimbelli. Qui, concluso il percorso dell'imponente mostra, Fattori continuerà idealmente a dialogare con le opere di altri maestri della Macchia stabilmente esposte nel Museo Fattori ospitato dalla Villa, invitando quindi il visitatore, dopo aver ammirato il "tutto Fattori", ad un confronto con il momento artistico di cui egli fu certo il protagonista ma non l'unico esponente.

Ciascuna sezione è introdotta da un presentazione curata da Andrea e Francesca Baboni.

Giovanni Fattori tra epopea e vero, realizzata in coproduzione tra il Comune di Livorno e Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, è dunque un'esposizione che presenta Fattori nell'interezza e nella complessità tematica da lui sperimentata: a partire dagli inizi accademici ai primi studi militari, dalle più vaste tele di battaglia, alle sintetiche, liriche tavolette degli anni 1865-1875, ai mirabili ritratti, ai grandi quadri di butteri, sino a toccare tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura, comprese le opere che aprono al nuovo secolo, dipinti dalle cadenze vagamente espressioniste, dove figure come isolate in uno spazio senza tempo, rimandano al dramma esistenziale dell'uomo del Novecento.

"Dalla mostra emerge - afferma il curatore, professor Baboni - una grandezza, quella fattoriana, fondata sulla complessità di una produzione ricca di tante sfaccettature, in cui i più alti raggiungimenti stilistici affiorano lungo tutto l'ampio arco creativo, nell'utilizzo delle più svariate tecniche : alla mirabile efficacia del robusto disegnatore, va affiancato il momento riassuntivo ed intimo delle acqueforti nel cui formato l'artista riprende e reinventa, con energia costruttiva sempre nuova, i suoi temi come asciugati dal superfluo e scavati al comune denominatore di una faticosa esistenzialità, non frammenti, ma in tutto organismi autonomi".

Questi i titoli delle 20 sezioni in cui si articolerà l'esposizione: Studi di figure. I primi ritratti 1859-1865. Primi studi di temi militari 1859-1865. L'epopea risorgimentale:le ampie tele di battaglia 1860-1870. Le tematiche agresti:classicità della figura e sentimento elegiaco della natura 1861-1866. Le abbreviate sintesi dal vero 1862-1870. Concitazione e movimento nelle composizioni militari degli anni settanta 1865-1880. Il periodo di Castiglioncello 1867-1875. Gli accampamenti militari 1868-1880. Vedette e pattuglie 1870-1880. La poesia dei campi: erbaiole e fascinaie 1870-1890. Il primo periodo romano. La poesia dei muri bianchi 1871-1880. Riflessi d'acqua: l'Arno, Antignano, Livorno 1870-1890. I luoghi dell'anima 1870-1895. La fatica quotidiana 1870-1900. Lo studio degli animali 1875-1890. Figure e ritratti della maturità 1875-1900. Scene di vita urbana 1880-1885. Il soggiorno alla Marsiliana: lo studio dei butteri 1880-1895. Esplorazioni e manovre 1880-1900. Le disillusioni e l'isolamento 1890-1900.

Giovanni Fattori tra epopea e vero.Omaggio nel centenario della morte

Livorno - Granai di Villa Mimbelli e Museo Civico G.Fattori, via San Jacopo in Acquaviva, dal 22 aprile al 6 luglio. Aperta tutti i giorni in orario 10/13 e 16/19 (chiusa il lunedì).

Ingresso 7 euro; ridotto 5. Gruppi di almeno 15 persone : 2,50 a testa.

Supplemento visita guidata 1,50 euro.

Mostra promossa dal Comune di Livorno e dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. A cura di Andrea Baboni.

Un articolato catalogo, curato da Silvana editrice, presenta, ricche schede critiche a corredo di ciascuna opera ; per la parte pittorica, curate dalla Dott.ssa Lucia Bassignana.

Per informazioni e prenotazioni: Museo Fattori 0586 808001; Granai di Villa Mimbelli 0586 811114

Ufficio Stampa:

Ufficio stampa Comune di Livorno tel. 0586 820504-506; stampa@comune.livorno.it

In collaborazione con:

Studio ESSECI - Sergio Campagnolo

GIOVANNI FATTORI TRA EPOPEA E VERO

Omaggio nel Centenario della morte

Livorno - Granai di Villa Mimbelli e Museo Fattori

Dal 22 aprile al 6 luglio 2008

Livorno, Sala degli Specchi di Villa Mimbelli

Via San Jacopo in Acquaviva, 71

Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net

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