L’analisi sensoriale entra in caseificio
21/04/2008
Diplomati con gusto. Quarantaquattro casari e responsabili di caseificio sono stati formati ad “assaggiare” l’Asiago DOP: tanti sono i tecnici che, nell’ambito del Progetto Qualità avviato all’inizio del 2008, hanno superato il corso di analisi sensoriale. Comprensivo di tre giornate teoriche e quattro pratiche, il corso di specializzazione, tenuto da docenti universitari ed esperti del settore, è la prima fase del Progetto che, per molti aspetti, non ha paragoni nel panorama caseario nazionale. In questo modo, anche colore, occhiatura e sapore dell’Asiago saranno sottoposti ad una valutazione oggettiva, con criteri scientifici. Il Progetto Qualità è orientato ad aggiungere anche l’analisi sensoriale del prodotto alla verifica dei parametri fisici e chimici che i caseifici già svolgono quotidianamente su tutta la materia prima impiegata e sull’intera produzione di formaggio, oggetto quindi di verifica e certificazione da parte del prestigioso ente terzo “CSQA”.
«Si è trattato di un corso incentrato sul riconoscimento degli aspetti visivi e di valutazione dei gusti presenti nel formaggio» ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela, Roberto Gasparini. «I 44 diplomati, in rappresentanza dell’ottanta per cento della produzione», ha proseguito il presidente «sono un ottimo risultato, anche in considerazione della grande varietà anagrafica dei partecipanti. Ora inizierà la seconda fase del “Progetto Qualità Asiago”, quella dell’applicazione, in via sperimentale, nei caseifici. Nei prossimi otto mesi, il Consorzio verificherà quindi la possibilità di implementare questo tipo di valutazione sensoriale nei piani di autocontrollo della produzione di Asiago DOP, in modo per certi aspetti simile a quanto già avviene nel nostro Paese nel controllo della produzione dei più pregiati oli extra-vergini d’oliva DOP».
Alpe Comunicazione