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In libreria la storia dei 140 anni della Carpenè Malvolti

22/04/2008
Una passione lunga 140 anni. Tanti ne sono passati da quando Antonio Senior Carpené ha dato i natali a quella che sarebbe diventata una delle più affermate case spumantistiche italiane, la Carpené Malvolti. Una storia quella della dinastia Carpenè, ideale per Le pietre miliari della marca. Non solo un titolo onorifico, ma anche il nome della collana che Genius Loci ha dedicato alle marche storiche e di cui fa parte il volume “1868 Antonio Carpené, del Prosecco spumante DOC e di altre “invenzioni”. 140 anni d’ arte enologica e impegno etico”. Una pubblicazione di 64 pagine, raccontate dalle parole di Maurizio Giusto e Michele Ghedin e dalle immagini storiche fornite dalla famiglia Carpené.

Il libro racconta i passaggi più significativi dei 140 anni di storia dell’azienda, vissuti ogni giorno tra ricerca e sperimentazione per produrre il migliore Prosecco DOC dei Conegliano e Valdobbiadene.

Racconta come Carpené Malvolti ha dimostrato di essere da sempre pioniera nel mercato del Prosecco su diversi fronti. Non solo è stata la prima casa spumantistica in assoluto a esportarlo nel mondo, oggi è presente in ben 46 Paesi, e a mettere in piedi una campagna pubblicitaria televisiva già negli anni Sessanta, ma ha anche ideato un processo di inattivazione termica per evitare rifermentazioni in bottiglia – adottato per parecchi anni da molti spumantisti – ed è stata capofila di molte altre iniziative volte alla valorizzazione del Prosecco DOC.

Tutto ebbe inizio per inseguire un sogno: quello di produrre anche in Italia quel vino festoso e spumeggiante che solo i francesi fino a quel momento erano riusciti a fare.

Illustre scienziato, chimico ed enologo, Antonio Carpené Senior non mise sul mercato per primo l’alternativa allo champagne francese, ma è stato anche il fondatore della prima scuola enologica italiana: la Scuola di Enologia e Viticoltura di Conegliano.

Fu Etile Senior primo a creare una identità personale per le bollicine made in Italy, cambiando nel 1924 la iniziale denominazione “champagne italiano” in Prosecco e a citarne il nome sull’etichetta anticipando di quasi un secolo la valorizzazione dei vitigni autoctoni .

L’ultima parte del libro introduce la quarta generazione di Carpené, che porta il nome di Etile Junior, classe 1944. Laureato in chimica pura all’Università di Ferrara, ha seguito la tradizione di famiglia aggiornando costantemente gli impianti, rendendo così l’azienda tecnologicamente all’avanguardia. Non solo, ha fornito anche un importante contributo nel processo di trasformazione della gestione aziendale da “personale” a manageriale, per mettere l’azienda nelle condizioni di poter affrontare gli scossoni della globalizzazione e dei mutamenti di mercato.

Nelle pagine di questa pubblicazione si legge anche un dato particolarmente significativo: CM nell’arco dei 140 anni, ha lavorato incessantemente nella produzione e promozione del Prosecco DOC con il quale è riuscita a mantenere una costante leadership sul mercato e dal 2005, grazie all’esperienza di quattro generazioni e alle capacità del “Collegio Enologi” propone alle nuove generazioni “L’Arte Spumantistica”, vini prodotti con uve da vitigni mai spumantizzati prima.

Titolo: “1868 Antonio Carpené, del Prosecco spumante DOC e di altre “invenzioni”. 140 anni d’ arte enologica e impegno etico”

Autore: Maurizio Giusto, Michele Ghedin

Editore: Maurizio Giusto – Collana Genius Loci

Pagine: 64

Prezzo: 16€

Ufficio stampa Marzia Morganti Tempestini

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