La malattia può essere vista come un particolare momento della vita in cui le persone (medici, infermieri, malati, familiari) si incontrano instaurando relazioni complesse e interazioni (organizzative, sociali, economiche) che difficilmente riescono a essere colte nella totalità. Analizzare la malattia diventa allora sempre più importante e la sua “narrazione”, raccontata dal paziente, familiare, medico o dall’infermiere, è lo strumento che ci permette di “leggere” la società. La malattia non è solo patologia, ma anche un’esperienza vissuta capace di influenzare, per le dinamiche che si innescano, lo stesso processo di cura.

I più noti specialisti italiani di questo settore di studi si incontreranno a Padova per discutere di questi temi tra loro e con Mike BURY, il maggiore studioso dell’esperienza della malattia cronica.

Organizzato dalla Società Italiana di Sociologia della Salute e dal Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Padova, martedì 6 e mercoledì 7 maggio nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione, Piazza Capitaniato 3, si terrà il convegno dal titolo “Illness narratives. Teoria, metodi, aspetti operativi della ricerca narrativa sulla malattia”.

In particolare, martedì 6 maggio, dalle 9.30, verranno analizzate le prospettive della narrazione della malattia da un punto di vista sociologico; nel pomeriggio dalle 14.30 quelle antropologiche e psicologiche. Mercoledì 7 maggio dalle 9.30 interverrà Mike Bury, Università di Londra, con una relazione dal titolo “Storie e viaggi: narrazione dei pazienti ed esperienza di malattia”.

Partecipano alle due giornate di studio: Daniele Nigris, Silvio Scanagatta e Ines Testoni dell’Università di Padova, Guido Giarelli, Presidente European Society for Health and Medical Sociology, e Costantino Cipolla, Università di Bologna.