Il clima peggiora, urgono nuove opere
30/04/2008
Oggi più che mai è necessario intervenire tempestivamente per far sì che a sopportare le conseguenze dei cambiamenti climatici, non sia solamente il mondo agricolo. Un settore, quest’ultimo, al quale il Consorzio di Bonifica “Pedemontano Brenta” vuole tendere una mano sensibilizzando da un lato le Autorità per ottenere i finanziamenti necessari alla manutenzione e alla costruzione delle opere idrauliche necessarie, dall’altro tenendo informati i cittadini delle problematiche ambientali che li riguardano da vicino. Piogge intense alternate a lunghi periodi di siccità; il progressivo depauperamento del patrimonio idrico sotterraneo con abbassamento delle falde e scomparsa delle risorgive; la previsione di nuovi prelievi idrici dalle falde del fiume Brenta. Di tutto ciò si è parlato a Nove (Vicenza) nel corso dell’incontro sul tema “Il livello dell’acqua cala: quali mezzi, progetti e istituzioni per intervenire?” organizzato dal Consorzio di Bonifica “Pedemontano Brenta” nella sala parrocchiale "don Luigi Panarotto". «Abbiamo scelto Nove, come sede di questa conferenza, in maniera tutt’altro che casuale – ha spiegato Danilo Cuman, presidente dell’Ente Consortile promotore – Interventi importanti come i pozzi di Veneto Acque nonché le nuove traverse di ausilio per i prelievi, toccheranno da vicino i Comuni di Nove e Carmignano di Brenta: si tratta di scoline longitudinali supportate da alberature, grazie alle quali l'acqua si infiltra in un terreno di per sé piuttosto permeabile ricaricando così falde e risorgive. Ormai il clima peggiora costantemente e si fa sempre più sentire la necessità di nuove opere per non penalizzare oltre il mondo agricolo». Cuman a tal proposito ha sottolineato l’importanza di una presenza sempre più massiccia nel territorio di impianti d'irrigazione a pioggia (utili per contenere gli sprechi d’acqua e per contribuire a ricaricare la falda), che oggi coprono circa 8000 ettari della provincia, mentre 1000 sono in fase di realizzazione ed altri 4000 sono ad uno stadio progettuale: la continuazione di queste tubazioni da Marostica toccherà anche Pianezze della Collina e Mason. Il tutto senza scordare l’opera più attesa, ovvero la costruzione ex novo di quell’invaso sul torrente Vanoi che è atteso ormai da tre lustri. All’incontro tenutosi a Nove sono intervenuti inoltre Paolo Pellizzari (Assessore Provincia Vicenza), Giustino Mezzalira (Dirigente “Veneto Agricoltura”) e Diego Meggiolaro (Presidente Provinciale “Coldiretti” Vicenza).
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