Stime accreditate ipotizzano che nella Roma del XVI secolo ci fossero 6.800 meretrici per circa 60.000 abitanti. Oggi su una popolazione di 2.700.000 abitanti si conterebbero circa 3.500 prostitute. I dati numerici offrono del fenomeno una proporzione che richiede ulteriore studio e approfondimento che avrà luogo mercoledì 7 maggio ore 18.00 nella Casa Internazionale delle donne (via della Lungara, 19 – Roma) In occasione della presentazione del libro 'La meretrice onesta. Storia di Imperia, cortigiana a Roma' di Tommasina Soraci (ed. EraNuova)

All’appuntamento interverranno Tommasina Soraci, autrice del libro, Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice, e Vittoria Tola, ricercatrice: a moderare il dibattito sarà Coordina Tiziana Bartolini, direttora 'noidonne'.

Altri aspetti da indagare sono le modalità. Come si trasforma il mercato del sesso? Chi sono le vittime? Chi sono i clienti? C'è differenza tra la prostituzione di oggi e quella del passato? Come si sono intrecciati i miti e i condizionamenti? Sacerdotesse, cortigiane, prostitute sacre, sono figure reali? Si può parlare di 'autodeterminazione' e 'prostituzione'?

A partire dalla presentazione del saggio storico di Tommasina Soraci, ricco di riferimenti bibliografici e citazioni, riflessioni, commenti e considerazioni supportate da una considerevole raccolta di frammenti documentali dell'epoca, nel corso dell'iniziativa si vogliono affrontare questi temi e immaginare risposte a queste e altre domande.

Sullo sfondo, la breve vita, densa e drammatica, di Imperia, come "sintesi esemplare dei percorsi predefiniti che la società patriarcale ha codificato per le donne allo scopo di autoalimentarsi".

"La meretrice onesta, Storia di Imperia, cortigiana di Roma" di Tommasina Soraci, con prefazione di Giovanna Casagrande e postfazione di Tiziana Bartolini (€10,00 pp. 94 Edizioni Era Nuova).

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