Medpan: Aree Marine protette del Medietreanneo fanno sistema
07/05/2008
Politiche amministrative più snelle e dinamiche per migliorare competenze gestionali e nello stesso tempo promuovere innovazione e sviluppo. Le aree marine protette non possono essere considerate come pezzi di natura da conservare, proteggere, e tenere sotto una campana di vetro ma devono invece essere considerate strumenti attivi per una gestione sostenibile delle acque e dei litorali. Le aree marine proteggono l'ambiente e le aree minacciate e permettono di accrescere la produttività delle zone di pesca, di regolamentare i diversi usi del mare, di inquadrare un turismo durevole e di creare nuove attività capaci di generare impiego. Questi gli obbiettivi del progetto Medpan, iniziativa che promossa dall'Unione Europea ha visto la collaborazione di ben venti aree marine protette del Mediterraneo, coinvolte in progetti di studio per attivare nuove politiche gestionali. Il progetto ha visto coinvolti tecnici e biologi per la stesura di nuovi piani di gestione volti alla conservazione e alla promozione delle aree marine protette. Medpan raccoglie attualmente 23 partners di 11 paesi del mediterraneo, comprendendo più 20 aree marine protette che lavorano ad uno scambio di esperienze per attivare nuove politiche gestionali, ripresa economica e promuovere un turismo sostenibile e duraturo. Il Mediterraneo è caratterizzato da un ecosistema molto ampio e variegato con numerose e diverse specie da proteggere, ed è proprio per queste ragioni che le aree marine protette devono interagire fra loro scambiandosi esperienze per attivare un servizio di gestione duraturo sia per le acque che per i litorali. Al convegno che si è tenuto sull'isola di Porquerolles, nel Parco Nazionale di Port Cros, in Francia, il Parco Nazionale Cinque Terre ha presentato: modello di gestione e progetti dell'area marina protetta, uno studio sull'accessibilità dei visitatori designati all'area, sono state inoltre realizzate delle cartine che illustrano i percorsi accessibili per i disabili e realizzato un plastico dei fondali mari per i non vedenti, che si trova nella stazione di Manarola. Il progetto, che attivato tre anni fa sta per concludersi, ha visto per la prima volta la realizzazione di un network di tecnici e un gruppo di partners come; Italia, Francia Spagna, Tunisia, Algeria, Croazia, Grecia, Malta, Marocco, Slovenia e Turchia.