I suoi natali sono di Lagosanto, in provincia di Ferrara tuttavia, dopo quasi mezzo secolo vissuto a Spinea, dai veneziani dell’hinterland mestrino è considerato un amico. Uno di loro, a tutti gli effetti. Ed è per questo che Gianni Rolfini, pur essendo ben lungi dal dimenticare le sue origini, sabato 10 maggio proprio a Spinea (Ve) taglierà il nastro della mostra “Immagini e percorsi creativi” che ripercorre, grazie a una nutrita esposizione, i quattro decenni di attività dell’artista. L’appuntamento è fissato alle ore 17.00 presso l’oratorio di Villa Simion, dopodiché la mostra rimarrà aperta fino al 21 maggio (orario 10.00-12.00 e 15.00-19.00).

L'artista Gianni Rolfini è nato a Lagosanto (Ferrara) nel 1937. Si è trasferito nella città di Spinea a ventinove anni, dedicandosi all'insegnamento e alla pittura. In quarant’anni si è fatto conoscere conquistandosi molti estimatori grazie alle sue circa 240 esposizioni tra collettive e personali nelle principali città italiane. E’ considerato un pittore maturo, capace di proporre temi dai colori e dalle pennellate sicure e comunicative. Della propria terra natale conosce quasi intimamente la storia dei vecchi casolari diroccati e le barene che sanno odore caldo di terra, di canali, di canneti, di quiete. L'artista è particolarmente legato alla natura e le visioni di ponti e di acque stagnanti sembrano fondersi con i cieli spesso tempestosi, senza mancare di coniugare armonia e luminosità.

Come insegnante ha lavorato per oltre 30 anni, di cui 20 presso la scuola "Carlo Goldoni" di Spinea, lasciando tangibile segno pittorico sulle pareti delle aule scolastiche.

Diverse sue opere si trovano in Francia, Svizzera, Germania e Inghilterra, in collezioni private.

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