La guerra infinita: le diverse frontiere del giornalismo
In punta di penna è un'iniziativa nata con l'obiettivo di stimolare una riflessione sul tema della qualità dell'informazione e sul ruolo del giornalista al quale spetta il compito di raccontare con correttezza e onestà una realtà sempre più complessa e difficile da comprendere. "In un mondo che cambia rapidamente, nel quale le notizie tendono a trasformarsi in spettacolo e sono sempre più contaminate dalla pubblicità e dalla comunicazione globale, la vera sfida dell'informazione, ormai senza frontiere, è proprio quella della qualità del lavoro giornalistico, della ricerca, dell'approfondimento, della verifica costante", spiega Gianluca Amadori, presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Il ciclo di incontri si propone di offrire un'occasione di incontro con autorevoli protagonisti di diversi ambiti, dalla tv alla carta stampata, dai new media alla letteratura, per un confronto sul futuro dell'informazione in relazione ai grandi temi della contemporaneità.
Riccardo Iacona, 55 anni, da vent'anni lavora in televisione: inizialmente in Scenario di Andrea Barbato, poi in Duello, Samarcanda, il Rosso e il Nero e Temporeale di Michele Santoro. E ancora Moby Dick, Circus e Sciuscià. Si occupa di giornalismo d'inchiesta e ha realizzato su RaiTre numerose trasmissioni su varie realtà della vita italiana: W gli sposi, W il mercato, W la ricerca e la serie di inchieste W l'Italia nel marzo del 2006, seguita nella primavera del 2007 da Pane e politica. Iacona è da poco rientrato dai Balcani dove ha realizzato reportage sulla situazione socio-politica dell'area.