Capire come si diventa e come si mantiene la qualifica di Patrimonio Mondiale dell’Umanità: questo l’obiettivo della visita alle Cinque Terre di una composita delegazione del cuneese. Lo scorso anno le Langhe e Roero hanno avviato il difficile e faticoso iter per la loro candidatura congiunta a patrimonio UNESCO. Un territorio vasto e variegato - colline aguzze e profonde valli, antichi castelli e ordinati filari di viti, pascoli verdi e torrenti ma anche grandi stabilimenti industriali, capannoni e centri commerciali – per cui si pone pressante l’esigenza di fare chiarezza sulle procedure UNESCO e sulle politiche di sensibilizzazione e gestione sostenibile del turismo che, se attuate, garantiscono nel lungo periodo la possibilità di fregiarsi del prestigioso “marchio”.

Questo l’obiettivo della delegazione cuneese - amministratori locali e provinciali, viticoltori e rappresentanti di una società che si occupa di turismo, beni culturali e valorizzazione del territorio – giunta in visita venerdì 16 maggio alle Cinque Terre. Ad accompagnare la piccola rappresentanza delle Langhe tra i terrazzamenti recuperati della collina del Corniolo e i locali della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre, Luisa De Marco, architetto della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria, e alcuni tecnici dell’Ente Parco.

Mentre l’architetto De Marco ha sviscerato gli aspetti tecnici e procedurali per una definizione più corretta della candidatura congiunta dell’area Langhe e Roero – grazie ad anni di impegno nell’ambito degli orientamenti internazionali nella conservazione del patrimonio culturale e dalle numerose esperienze in progetti nazionali e transnazionali anche specificamente finalizzati all’iscrizione di siti sulla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO - i tecnici del Parco Cinque Terre hanno illustrato alcune azioni attivate dall’Ente a sostegno di un turismo responsabile. Primo tra tutti il progetto “Terre Incolte” che ha avviato la realizzazione di una filiera produttiva corta, garantita e certificata di prodotti tradizionali e biologici enogastronomici e cosmetici, fiori all’occhiello della produzione del Laboratorio per la Trasformazione dei Prodotti Agricoli di Monesteroli.

La delegazione del cuneese, affascinata dal territorio e impressionata dagli enormi sforzi necessari per il recupero, la manutenzione e la messa a frutto dei terrazzamenti, è rimasta soprattutto favorevolmente colpita dalla grande sinergia di intenti e obiettivi tra l’Ente Parco e le tre amministrazioni locali e dalla diffusa sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali dimostrata per esempio dal successo del progetto Marchio di Qualità Ambientale.

www.parconazionale5terre.it

ufficiostampa@parconazionale5terre.it

0187 760214