Ruolo sociale ed economico della pesca sportiva
Sono questi i passaggi più significativi della risposta del Commissario Joe Borg, responsabile della Comunità europea per la pesca e gli affari marittimi, alla lettera inviatagli lo scorso marzo da Iles Braghetto, vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento europeo, con l’obiettivo di arrivare ad un riconoscimento ufficiale del settore, quale premessa per rimuovere le criticità che ne limitano oggi lo sviluppo.
Passaggi che lo stesso Braghetto commenta in maniera più che positiva. “Le parole in Europa pesano e quanto affermato da Borg è estremamente importante – spiega - perché apre la strada a quelle normative richieste dal settore per superare i problemi e svilupparsi in tutte le sue potenzialità. Al di là di tutto il contenuto della lettera, quella che a mio avviso va sottolineata è la frase di commiato del presidente Borg, perché si augura che le informazioni inviatemi siano utili per ulteriori approfondimenti sull’argomento. E questo vuol dire: via libera per andare avanti. Ed è quello che ho intenzione di fare con l’obiettivo di mettere in piedi un tavolo di incontro europeo con una rappresentanza ufficiale della pesca ricreativa e sportiva che, sulla base di un censimento dei pescatori amatoriali, getti le fondamenta di una direttiva specifica”.
L’iniziativa di Braghetto era nata su input dell’Associazione “Per il Mare”, con sede a Chioggia, che, in collaborazione con numerose associazioni italiane, oltre a portare avanti le istanze del comparto, si è già fatta carico di un lavoro di censimento dei pescatori amatoriali che operano in mare.